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Martedì 18 Giugno 2013 - Libertà

La vita: in scena un excursus a sfondo ambientalista

Successo alla Sala delle Muse per la performance del laboratorio di avvio alla recitazione della "Filo"

PIACENZA - Non è facile trasformare la funzione didattica di un saggio in un'esperienza gradevole e utile per il pubblico. C'è riuscita Francesca Mazza, che lunedì sera alla Sala delle Muse ha presentato gli esiti del laboratorio di avvio alla recitazione teatrale condotto con gli adulti della scuola della Società Filodrammatica Piacentina, preziosa istituzione sostenuta da Fondazione di Piacenza e Vigevano e Bulla Sport. Insegnante e attrice (Premio Ubu) cremonese e bolognese di adozione, la Mazza guida da nove anni i laboratori per i grandi della "Filo": «Non mi ha pesato fare su e giù da Bologna ogni lunedì. Sono state belle giornate e ore spese bene. Un'esperienza gratificante, grazie all'emozione e alla generosità dei miei allievi».
Titolo del saggio: La vita, proprio Lei - Appunti sparsi su un mondo bello e impossibile. Emblematico almeno quanto il suo incipit, coi 27 attori schierati con altrettanti cartelli a comporre una frase che dovremmo tenere in considerazione: «Siamo custodi del nostro Pianeta per un breve istante di tempo. Abbiamo ereditato la Terra dai nostri antenati e la lasceremo alle generazioni future».
Lo spettacolo è stato un susseguirsi di oltre venti quadri, rapidi e snelli, per altrettante citazioni di classici: da Plinio a Leopardi, da Emily Dickinson a James Joyce, da Karen Blixen a Maurice Maeterlinck. Un affascinante excursus a sfondo ambientalista, lontano dal patetismo dei paternalismi retorici, su quello che è la Terra, sul dono che abbiamo ricevuto quando abbiamo preso ad abitarla e sul peccato originale commesso quando abbiamo iniziato a considerarla una proprietà da piegare a nostro uso e consumo. Stralci di studi sulle proporzioni vertiginose dell'Universo e dei pianeti. Considerazioni sui meravigliosi meccanismi del mondo vegetale. Pillole di ecosostenibilità. Riflessioni sul rapporto paritario che dovrebbe sussistere fra uomini e animali.
Tra recital e molti momenti di "teatro vero" - mimiche spiritose degne dell'Alberto Angela di Neri Marcorè e interpretazioni caricaturali ma anche intrecci vocali conturbanti e raffinate, evocative composizioni chiaroscurali - ecco un assemblaggio di scritti avviluppante cui gli allievi hanno dato voce in maniera ora poetica e sognante, ora con ironia, qua con accenti documentaristici, là con cadenze drammatizzanti di bella presa emotiva, che ci ha fatto pensare, chiamando in causa la nostra coscienza, grazie alla spontaneità, al trasporto, alle voci pulite e sincere degli interpreti.
Allievi in parte e, tra di loro, diversi con spiccate doti sceniche. Tante chiamate agli applausi per: Arianna Alabastri, Francesca Angona, Alice Bellan, Ornella Bergonzi, Gianni Buzzetti, Cecilia Campioni, Sofia Carini, Anna Ciacciariello, Patrizia Cussigh, Vania Ferri, Uberto Galleani, Carlo Guasconi, Francesca Lazzarini, Alessandro Malinverni, Luca Moncaleano, Valeria Natalizia, Elisa Orsi, Saverio Perugini, Stella Piazza, Gianluca Poggi, Mariagrazia Porcari, Rossana Rebasti, Santa Sanchez, Fabio Scaglia, Giampietro Taina, Roberta Valerio ed Elisa Vezzulli.

Paolo Schiavi

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