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Martedì 25 Giugno 2013 - Libertà

«Fondazione: 5,5 milioni di erogazioni nel 2013»

«La stessa cifra sarà garantita anche per il 2014 - ha detto in consiglio provinciale il presidente Scaravaggi - il patrimonio è di 370 milioni di euro. Fare investimenti di questi tempi non è facile, i prossimi saranno il più possibile frazionati»

Cinque milioni e mezzo di euro di erogazioni per il 2013, come minimo altrettanti per il 2014, investimenti iper-frazionati per ridurre al minimo i rischi, fari puntati soprattutto sul welfare, senza però dimenticare altri ambiti come formazione, cultura e arte.
E' questa la fotografia della Fondazione di Piacenza e Vigevano presentata al consiglio provinciale dal presidente Francesco Scaravaggi, affiancato da Beniamino Anselmi e Stefano Pareti, in rappresentanza del consiglio di via Sant'Eufemia.
I tre hanno voluto rassicurare i presenti sullo stato di salute della Fondazione: "Il patrimonio è di 370 milioni di euro, diversificheremo il più possibile gli investimenti per abbassare la percentuale di rischio, tenendo presente che il livello di erogazioni 2013 è di 5,5 milioni di euro, parte dei quali già impegnati negli anni scorsi. La stessa somma è prevista anche per il 2014, quando cercheremo di incrementarla. E non c'è nessun dubbio sui nostri bilanci, sono super vigilati da più di un soggetto, anche esterno".
Il democratico Marco Bergonzi ha chiesto di abbassare la percentuale di investimenti ad alto rischio, consigliando un atteggiamento più prudente, tema ripreso anche dall'azzurro Antonino Coppolino.
Pierluigi Caminati del Pd e Giulio Maserati del Misto hanno suggerito di prestare ancora maggiore attenzione al sistema scolastico e universitario, mentre Giampaolo Speroni del gruppo misto ha invocato interventi urgenti e immediati per i tanti piacentini in difficoltà.
Giovanni Cattanei (Pdl) e Gianluigi Boiardi (Nuovo Ulivo) hanno auspicato un aumento delle erogazioni: "Cinque milioni e mezzo - hanno detto - sono in percentuale troppo pochi rispetto al patrimonio, fate in modo di accrescerli".
Infine il presidente della Provincia Massimo Trespidi ha invitato la Fondazione "ad aprire una nuova pagina: basta con i contributi a pioggia, individuiamo i progetti più importanti e rilevanti per il nostro territorio e i cittadini, puntando su quelli. Si cambi lo statuto per rispondere alle nuove esigenze".
Scaravaggi, Anselmi e Pareti hanno risposto punto per punto, invitando innanzitutto "a recuperare piena fiducia nel consiglio di via Sant'Eufemia", garantendo di fare proprie tutte le osservazioni e rimandando tutti al prossimo ottobre, quando saranno valutate in sede di predisposizione del bilancio e dell'attività 2014.
"La precedenza sarà comunque data agli interventi in ambito sociale, proprio per rispondere ai bisogni delle persone in difficoltà", ha affermato Scaravaggi. "Qualcuno ci chiede di poter sostenere le imprese - ha aggiunto Anselmi - ma oggi non possiamo farlo per statuto e in ogni caso non possiamo sostituirci alle banche. Favoriamo l'economia comunque, grazie alle erogazioni per welfare, formazione, educazione scolastica e aiuti alle famiglie, oltre che a tutto il sistema territoriale". Qualche numero per avvalorare questa tesi: dal 1991 ad oggi sono stati dati 10 milioni al Comune di Piacenza, 2 alla Provincia, 8,6 alla Cattolica e 9,6 al Politecnico.

Michele Rancati

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