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Martedì 2 Luglio 2013 - Libertà

Il Po nella protostoria, un dio da propiziarsi

"Il Po ricorda": il ciclo prosegue domani con un incontro sull'età del Bronzo

piacenza - Dal neolitico all'età del Bronzo: il viaggio nella storia che l'associazione Arti e pensieri invita a intraprendere in riva al Po procede domani dalle 18 alle 20.30 all'altezza della nuova banchina "Città di Piacenza" con l'incontro "Il fiume di Bronzo. Il Po nella protostoria: un dio da propiziarsi". Ancora una volta, le archeologhe aiuteranno a immergersi nell'atmosfera di epoche remote, quando il paesaggio rivierasco, tra la fine del III millennio e il II millennio avanti Cristo, aveva un aspetto diverso dall'attuale ed era segnato dalle costruzioni della civiltà terramaricola.
Al Museo archeologico di Palazzo Farnese sono custoditi in particolare due rari reperti di quest'epoca, che forniscono indizi su riti e credenze dei nostri lontani progenitori. Si tratta di due pugnali venuti alla luce nel 1946 nel territorio di Castelsangiovanni, nei pressi di Parpanese, a due metri di profondità sulla sponda del Po. In un blocco di terreno, si presentavano sovrapposti e incrociati. Entrambi a manico fuso, sono caratterizzati da motivi decorativi ricorrenti nell'Emilia occidentale, ma gli archeologi hanno riscontrato pure affinità, per quanto riguarda la situazione del rinvenimento, con i pugnali di Piattamala in Valtellina.
La mappa di analoghi "ripostigli" che dalla direttrice pedecollinare emiliano-romagnola conduce a nord del Po verso i valichi alpini ha fatto ipotizzare ad Annamaria Carini, conservatrice del museo archeologico, che forse i pugnali si trovassero in una zona di attraversamento del fiume. Su come si viveva in una terramare saranno comunque incentrate le proiezioni multimediali allestite da Arti e pensieri in prossimità del corso del Po, ma l'esperienza di reenactment comprenderà inoltre la riproposizione di un rito propiziatorio, nel quale per calmare l'impetuosità del Grande Fiume verranno offerti doni preziosi alle acque, come appunto spade o pugnali. I laboratori consentiranno a grandi e bambini di sperimentare come si maceravano i fusti per facilitare l'estrazione della fibra di canapa, ma anche come si intrecciavano fibre e canne vegetali, oltre a provare a tingere filati con sostanze naturali. La merenda a tema sarà dedicata ai formaggi prodotti nei vasi cribati accompagnati da marmellata di sambuco, bevande alcoliche e analcoliche sempre a base di sambuco. Il numero massimo di partecipanti è di 40 persone, per cui è consigliabile prenotare, email: artiepensieri@virgilio. it. Liniziativa, che rientra nel ciclo Il Po ricorda, è patrocinata dal Comune di Piacenza, con il sostegno della Fondazione di Piacenza e Vigevano e del Consorzio di bonifica.

Anna Anselmi

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