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Martedì 2 Luglio 2013 - Libertà

Marketing, alla Cattolica la nuova "leva" anti-crisi

Presentato il "Rem-Lab", il centro di ricerca innovativo «Giovani e formazione, da Piacenza apertura al mondo»

di ELISA MALACALZA
C'è bisogno di nuovi modelli e paradigmi in una situazione di grande discontinuità, dove tutti gli esperti si sono ormai convinti che questa sia la più grande crisi di sempre, peggiore forse anche di quella del 1929. Una curva descrive quello che sta succedendo anche a Piacenza: va giù la fiducia, con il conseguente bisogno di costante rassicurazione. Il consumatore chiede qualità, prodotti sicuri, riscopre il "chilometro zero", il farmer market (la vecchia bottega di prodotti agricoli), torna a innamorarsi delle nostre Dop. Perché il territorio, con i suoi valori, è il primo rifugio in tempo di crisi. È proprio di fronte a cento rappresentanze delle istituzioni, delle imprese, delle categorie del Piacentino che ieri pomeriggio, nell'azienda agricola La Stoppa di Rivergaro, ha spiccato il suo primo volo "Rem Lab" (il cui nome unisce i termini inglesi di Retailing e Marketing), il primo Centro di ricerche sul Marketing dell'Università Cattolica di Piacenza. "Siamo legati da infiniti fili sottili, facili da recidere uno ad uno, ma che essendo intrecciati tra loro formano corde indistruttibili", si legge su una slide in sala. Quelle parole di Isabel Allende sono il forte appello lanciato ieri con determinazione dalla Cattolica alla "squadra Piacenza". Ora sta al territorio raccoglierlo.
ECCO LA "BUSINESS SCHOOL" "Rem Lab" sta già raccogliendo commesse e contatti anche internazionali. E' nato con il contributo della Fondazione di Piacenza e Vigevano per costituire osservatori di ricerca sui temi del marketing, realizzare ricerche, fornire supporto informativo e promuovere a Piacenza vere e proprie "business school", scuole di affari. «Abbiamo bisogno di voi - ha detto Annamaria Fellegara, preside della facoltà di Economia e Giurisprudenza alla Cattolica, rivolgendosi ai presenti - per costruire un ponte di collegamento tra le nuove generazioni e la necessità di nuove formazioni. La nostra idea di Università è questa: si entra a Piacenza e ci si apre sul mondo».
LA "SCOSSA" DI EXPO 2015 È "Rem Lab" ad aprire le sue porte alle imprese soprattutto in vista della fiera mondiale di Expo 2015, come annunciato dal neodirettore del laboratorio Daniele Fornari. «I prodotti tipici locali stanno andando meglio dei globali, ci troviamo di fronte a una rivoluzione nei sistemi di consumo e di acquisto - ha detto il docente -. Le imprese si trovano a interrogarsi su aspetti prima d'ora non considerati, come l'impatto sui consumi dei cosiddetti prodotti "etnici". Il mondo è cambiato, il vino sente la concorrenza delle birre artigianali, bisogna adeguare le competenze, si sviluppano gli acquisti via web. Per Expo 2015, ad esempio, si dovrebbe creare un sito web per comunicare ai venti milioni di visitatori attesi a Milano in sei mesi cosa potranno trovare nel Piacentino. Dobbiamo rafforzare i valori del "sistema Piacenza"».
LE FAMIGLIE? PREOCCUPATE "Crescere si può" è non a caso il titolo di un libro di Francesco Daveri, editorialista de "Il Sole24Ore" e "Corriere della Sera". Ma davvero si può crescere in un Paese dove tasse e debito pubblico sono alle stelle? «Con le proprie idee e le proprie forze, crescere si può se si aggancia la crescita degli altri - ha detto Daveri -. Gli altri Paesi, gli altri settori, le altre aziende: è questa la terapia». A chiudere gli interventi, Sebastiano Grandi dell'Università Cattolica. «Le famiglie sono preoccupate - ha detto -. Per questo diventa fondamentale per le aziende il tema della rassicurazione. Solo nel venti per cento dei settori i volumi di vendita si sono contratti: nel restante 80% è cambiato il modo di consumare; gli acquisti sono più razionali, oculati, c'è un bisogno crescente di affidarsi alla "marca"». «Investire sulla qualità fa bene» hanno concordato i due esperti.

Elisa Malacalza

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