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Martedì 30 Aprile 2013 - Libertà

Belle armonie per chitarra

Un raffinato concerto ai Teatini ha chiuso la rassegna "Allegro con brio"

piacenza - Chitarre all'opera per concludere Allegro con brio. È stato infatti affidato ai chitarristi del conservatorio "Nicolini" il penultimo appuntamento della rassegna da camera organizzato dalla Fondazione Teatri di Piacenza in collaborazione con il Comune: nella suggestiva cornice della Sala dei Teatini si è infatti svolto il concerto che ha visto protagonisti il talentuoso Giuseppe Pepicelli e i bravi chitarristi del "Nicolini" Diego Guzman, Federico Lisandria e Pierpaolo Palazzo. A loro è spettato il compito di proporre una rassegna di noti brani operistici nella loro trascrizione per una o più chitarre: dalla Sinfonia d'opera da La clemenza di Tito di Mozart, trascritta da Mauro Giuliani nel 1812 per due chitarre di taglia diversa alla trascrizione, sempre ad opera dello stesso Mauro, dell'Ouverture da La gazza ladra di Rossini in cui l'autore opta per due chitarre normali (a cui sono affidate le parti acute e gravi), così si è svolto il percorso musicale proposto dagli interpreti e particolarmente apprezzato dal pubblico. Numerosissimi sono stati gli spettatori che hanno "invaso" la Sala dei Teatini e sono rimasti affascinati dal ricchissimo e gustoso programma offerto da Pepicelli e dai suoi chitarristi: per l'occasione infatti i musicisti hanno proposto la raffinata Fantasia sulla Traviata di Tárrega, che è introdotta da un Preludio e due mazurke dello stesso autore. Proprio per quanto riguarda questa nota trascrizione di Tàrrega, il modo di adattare una musica allo strumento appartiene a un'estetica influenzata soprattutto dall'imponente pianismo di Franz Liszt, che a partire dagli anni Trenta divenne una sorta di "personificazione" del virtuoso per eccellenza. La medesima influenza è riscontrabile anche nelle due trascrizioni di Mertz dedicate a dei lieder di Schubert (1797-1828), Lob der Thränen (Lode delle lacrime) e Die Post (La posta), che sono state proposte con successo dai protagonisti del concerto. Sempre in scaletta sono figurate anche la trascrizione di Goyescas di Granados a cura di Villarubì e quella di Pujol tratta dalla danza di apertura de La vida breve di de Falla. A completare il programma del concerto è stata una trascrizione per due chitarre a cura di Gilardino: si tratta della Elegia per archi Crisantemi, che Puccini compose nel 1890, quando venne a sapere della morte prematura di Amedeo di Savoia.
È stato dunque un concerto assolutamente delizioso quello che i piacentini hanno potuto apprezzare ai Teatini e che ha sancito un nuovo successo della rassegna Allegro con brio.

Betty Paraboschi

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