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Giovedì 6 Giugno 2013 - Libertà

Fondazione, è calato il silenzio ma è il tempo delle scelte

PRUDENZA E TRASPARENZA

di MARINA MOLINARI*
La "cassaforte" dei risparmi dei piacentini. Così spesso viene definita la Fondazione di Piacenza e Vigevano, che, recentemente, ha eletto una nuova presidenza e rinnovato i propri organismi. Una "cassaforte" da cui ogni anno escono notevoli risorse economiche, impiegate a favore della provincia di Piacenza e del comune di Vigevano.
Il neo Presidente Francesco Scaravaggi, in occasione della nomina dei membri del nuovo Consiglio di Amministrazione, approvando il bilancio dell'ente di via Sant'Eufemia ha annunciato di prevedere, per il 2013-2014, erogazioni per oltre 6 milioni di euro. Cifra ingente, ma proporzionata agli impegni statutari: compito della Fondazione infatti è sostenere le iniziative dell'ambito scolastico-educativo, culturale, socio-assistenziale, ma anche nella ricerca scientifico-tecnologica e nell'arte. In questi tempi non facili, si tratta di un compito fondamentale, se vogliamo mantenere la giusta coesione sociale della nostra comunità.
Il silenzio quindi, che in questa fase di avvio di un nuovo ciclo, è calato sulla Fondazione, dopo i clamori anche mediatici con cui si è concluso il precedente mandato, mi spinge a qualche riflessione.
Senza voler entrare nelle polemiche scatenatesi alla fine del mandato di Giacomo Marazzi, e che sono frequenti nelle fasi di transizione in presenza di più candidature ad una stessa carica, ci sono dei temi che è opportuno sottolineare. Il patrimonio della Fondazione deve essere gestito certamente con attenzione (lo Statuto parla di sana e prudente gestione) per garantire, da un lato la conservazione del valore del patrimonio stesso e dall'altro un'adeguata redditività, al fine di ottenere anno dopo anno gli utili per effettuare le azioni di sostegno economico e sociale del territorio previste dallo Statuto.
Due obiettivi quindi da raggiungere insieme, da contemperare. L'amministrazione di questo importante patrimonio oltre ad osservare criteri prudenziali di rischio, deve agire secondo regole di trasparenza e di moralità (sempre così recita lo Statuto) e la parola "trasparenza" è ribadita anche quando si parla di come destinare le risorse e delle motivazioni alle scelte di destinazione delle erogazioni. Quindi trasparenza nelle scelte di investimento del patrimonio e nelle scelte di destinazione è un principio fondamentale che fa da garanzia per i cittadini di un corretto utilizzo dei loro risparmi dalla Fondazione.
L'ultima considerazione che mi permetto riguarda il "tempo delle scelte" in cui si viene a trovare la Fondazione di Piacenza e Vigevano, come del resto tutti noi. La crisi ci obbliga a delle priorità, non si può più sostare in un tempo delle non-scelte che, anno dopo anno, temporeggiano il presente. Oggi capiamo che i corretti investimenti nel sociale, nella cultura e nella ricerca/innovazione, determineranno il nostro futuro, che non è più concepibile come remoto, eventuale, ma è qui... dietro l'angolo. Il consiglio generale della Fondazione di Piacenza e Vigevano deve deliberare sulle modalità di selezione dei progetti che verranno finanziati, si tratta perciò di dimostrare la capacità di interpretare correttamente il momento economico che viviamo in modo che le scelte di finanziamento realizzate col patrimonio dei piacentini siano effettivamente strategiche, capaci quindi anche di fare da volano per lo sviluppo del nostro territorio.
Ancora non sono emerse le linee che muoveranno le scelte e le decisioni della nuova presidenza e dei nuovi organismi, crediamo che la sana e prudente gestione e la trasparenza siano le precondizioni importantissime per una corretta gestione della Fondazione, ma che a ciò vada necessariamente aggiunta una chiara e forte proposta su scelte e indirizzi. Solo così avremo una Fondazione radicata e capace di un'interlocuzione attiva con il territorio.
*Segretario generale aggiunto
Cisl Parma e Piacenza

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