Venerdì 31 Maggio 2013 - Libertà
piacenza - Da Follemente a Teatrando: si affida a due laboratori teatrali dell'istituto "Romagnosi" e del liceo "Colombini" la rassegna Gli appuntamenti di Gian Domenico organizzata dall''associazione "Amici del Romagnosi" presieduta da Patrizia Pugni
piacenza - Da Follemente a Teatrando: si affida a due laboratori teatrali dell'istituto "Romagnosi" e del liceo "Colombini" la rassegna Gli appuntamenti di Gian Domenico organizzata dall''associazione "Amici del Romagnosi" presieduta da Patrizia Pugni. Nello specifico si tratta della minikermesse A scuola di... teatro che per stasera e venerdì 7 giugno porta alle 21 sul palco del Teatro San Matteo gli spettacoli Otto pericolose simpatiche donnette e non solo e Acido solforico (ingresso libero). Nel primo caso si tratta di una commedia in due atti di Salvino Lorefice che il laboratorio teatrale Follemente del "Romagnosi" metterà in scena in un adattamento firmato e diretto da Stefania Zanfrisco: «Sara ha l'hobby di un pericoloso giardinaggio. Caterina fa la raccolta di oggetti d'antiquariato. Giulietta è un'astrologa e fa pericolosi oroscopi e vuole che le sue predizioni si avverino. Annetta fa collezione di anime, che evoca con le sue sedute spiritiche. Palmira ha la mania d'inventare e narrare barzellette (quando ci riesce). Luisa è una ex attrice che si crede ancora brava. Maria ha un solo desiderio: suicidarsi nella maniera migliore. Igor, il più giovane di tutti, ha l'hobby delle indagini e frequenta una scuola per detective privati per corrispondenza mentre Irina è la gemella di Igor che come il fratello ha l'hobby delle indagini» si legge nelle note di regia dello spettacolo, che porta sul palco una serie di personaggi diversi, ma tutti accomunati dal fatto di avere commesso uno o più omicidi per pagare il proprio desiderio. Il risultato è un crescendo di suspence capace di catturare il pubblico verso l'immancabile colpo di scena.
Per quanto riguarda invece Acido solforico, il laboratorio Teatrando del "Colombini" porta sul palco un libero adattamento dell'omonimo romanzo di Amelie Nothomb curato dalla docente Lorelle Carini: si tratta di un testo provocatorio sulla memoria, sull'amore e sulla gelosia, oltre che sulla responsabilità di chi prende decisioni e compie atti violenti. «Il male è dentro di noi e nessuno è escluso dalla possibilità di soffrire» si legge nella presentazione dello spettacolo che non manca di citare direttamente anche lo stesso romanzo della Nothomb: «… e venne il momento in cui la sofferenza altrui non li sfamò più e pretesero lo spettacolo».
La rassegna, organizzata in collaborazione con il Comune di Piacenza e la Fondazione di Piacenza e Vigevano, conclude idealmente gli Appuntamenti di Gian Domenico che negli scorsi mesi hanno proposto ai piacentini una serie di eventi interessanti che hanno riscosso particolare successo.
Betty Paraboschi