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Mercoledì 5 Giugno 2013 - Libertà

Con Furutani un Festival blues in "giallo"

Inizia a definirsi la sezione letteraria: in arrivo oltre a Lansdale, anche Glen Duncan

di ANNA ANSELMI
Il già annunciato ritorno di Joe R. Lansdale, ora in libreria con l'antologia Una coppia perfetta. I racconti di Hap e Leonard, Einaudi, e il romanzo Devil Red, Fanucci, ma anche l'arrivo dell'autore nippoamericano Dale Furutani e dello scrittore angloindiano Glen Duncan. Comincia a definirsi anche il cartellone della sezione letteraria del festival blues Dal Mississippi al Po, giunto alla nona edizione, in programma dal 27 al 30 giugno nell'area del Palazzetto dello Sport in via IV Novembre. Organizzata dalla cooperativa Fedro, con il sostegno della Regione Emilia Romagna, della Provincia, del Comune di Piacenza e della Fondazione di Piacenza e Vigevano, la kermesse si tingerà ancora una volta di giallo, con le indagini nel Giappone del Seicento condotte dal samurai Matsuyama Kaze, il detective dei libri di Furutani protagonista di una trilogia - Vendetta al palazzo di giada, Agguato all'incrocio e A morte lo shogun - pubblicata in Italia da Marcos y Marcos. Nel 2012 è intanto uscito in inglese The Curious Adventures of Sherlock Holmes in Japan, nel quale Furutani offre una spiegazione su cosa sia successo durante un triennio rimasto piuttosto oscuro nella vita dell'investigatore di Baker Street, capitato - si scopre - in Giappone sotto mentite spoglie a cercare di far luce su intricati misteri, aiutato dell'assistente dottor Watanabe.
Nato nel 1946 a Hilo, nelle Hawaii, Furutani è cresciuto però in California; oggi si divide tra Seattle e i soggiorni nel Paese del Sol Levante. Al cuore dei romanzi di Lansdale c'è invece il natio Texas, dal quale sognano di fuggire, diretti a Hollywood, gli adolescenti di Acqua buia (Einaudi), calato nell'America degli anni Trenta, nella Grande depressione, come il precedente Cielo di sabbia, che più precisamente era ambientato durante la Dust Bowl, tempeste che seppellirono intere località sotto una coltre di denso pulviscolo, provocando una grave carestia. In entrambe le storie, ci si imbatte in ragazzini costretti a confrontarsi con un mondo dei grandi che non contempla forme di pietà per i più deboli, pronto ad approffitarsi della benché minima ingenuità dei giovani. È l'altra faccia degli Usa, che Lansdale affresca anche venendo più vicino a noi, intingendo la penna in salsa grottesca, tratteggiando nella trilogia del Drive-in, che Einaudi ha riunito in un unico volume, i deliranti incubi pop della società dei consumi. Il Sud degli States al Festival blues è stato anche quello delle malinconie noir di James Sallis, che nell'acclamato Drive (Giano) portava a contatto con le carriere bruciate nella mecca del cinema (dove vorrebbero approdare gli amici di Acqua buia) che tale non è per tutti.
Accanto agli ospiti di Oltreoceano, non mancheranno comunque anche quest'anno gli invitati da Oltremanica, in una kermesse alla quale in passato sono intervenuti autori quali Tim Willocks, Anne Perry e R. J. Ellory, di cui Giano editore ha finora dato alle stampe Le voci degli angeli, Vendetta e Un semplice atto di violenza, mentre manca ancora all'appello City of lies. Adesso l'appuntamento sarà con Glen Duncan che, in sintonia con le fosche leggende che circondano la musica blues, condurrà nelle atmosfere sulfuree di I, Lucifer, titolo italiano 666. Io sono il Diavolo, Newton Compton, del quale è previsto l'adattamento cinematografico. Vi si narra del diavolo, cui è concesso di incarnarsi in un uomo per potersi redimere, proposito che ovviamente il demonio non manterrà, sconvolgendo l'esistenza di uno scrittore fallito, Declan Gunn, trasformatosi così nel docile schiavo di ogni possibile vizio. L'esperienza non lascerà indifferente il principe delle tenebre, costretto a confrontarsi con la tribolata fragilità e la caducità della vita della sua vittima. Editi da Isbn, L'alba di Talulla e L'ultimo lupo mannaro accompagnano nelle vicende di due archetipi dell'horror, rispettivamente i vampiri, in un viaggio dall'Alaska, all'Italia e a Creta, e i lupi mannari, giunti forse all'ultimo esponente della specie tormentata dalle conseguenze di una maledizione.

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