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Mercoledì 5 Giugno 2013 - Libertà

«Piazza Cittadella liberata da auto e bus»

E' il "sogno urbanistico" dei piacentini intervistati per il Fai dagli studenti del Liceo Colombini
I desideri? Un luogo d'incontro, pavimentazione lastricata, alberi, fontane e panchine per la sosta

Piazza Cittadella liberata dalle auto e dai pullman: al loro posto, un luogo d'incontro, dalla pavimentazione lastricata, con fontane e panchine per la sosta, un perimetro alberato e una pista ciclopedonale per arrivare, dalla strada che costeggia il fronte dell'ex monastero di San Sisto (ora Caserma Nicolai, sede del II Reggimento dei genio pontieri) fino al riconquistato Lungopo. È il "sogno urbanistico" presentato ieri all'auditorium della Fondazione di Piacenza e Vigevano dagli studenti del liceo "Colombini". Nella mattinata circa ottanta ragazzi, allievi delle insegnanti Lucia Carella, Rossana Frati e Donatella Gandini, hanno ricevuto dal Fai (Fondo ambiente italiano) un attestato di riconoscimento per il prezioso contributo apportato, quali apprendisti ciceroni, alla riuscita della XXI Giornata di primavera del marzo scorso. A loro sono andati anche i ringraziamenti dell'assessore alla cultura del Comune di Piacenza, Tiziana Albasi, che ha attentamente ascoltato quanto esposto dagli studenti, il cui messaggio per una cura oculata verso il patrimonio architettonico del passato si è rivolto a tutti i piacentini, ma in primis alle istituzioni. Per cercare di dare un fondamento all'idea della "cittadella dei saperi e dei sapori", che i giovani propongono dislocata tra le aree militari in via di dismissione e la chiesa del Carmine, alla ricerca di carattere storico gli allievi del Colombini hanno abbinato un questionario distribuito ai partecipanti alla manifestazione del Fai, ottenendo trecento riscontri. Pressoché all'unanimità gli interpellati si sono trovati d'accordo nel ritenere piazza Cittadella "un elemento di snodo", al quale affidare il compito di "riconnettere il centro città con il suo fiume". Una netta maggioranza si è espressa favorevolmente al progetto della "cittadella dei saperi e dei sapori", però scendendo nei dettagli delle destinazioni d'uso i giudizi divergono. Se prevale il sì alla facoltà di medicina nel monastero di San Sisto, tanti vi vedrebbero però meglio una foresteria per universitari e altri ancora gli uffici comunali. No invece alla modifica del tracciato del canale interrato, individuato nella porzione di piazza interessata dal progetto del parcheggio e quasi tutti si schierano per la valorizzazione del corso d'acqua "quale testimonianza di forte valenza storica". E se gli scavi per realizzare il garage sotterraneo portassero alla luce reati della città romana e medievale l'opinione concorde è che sarebbe opportuno creare un museo archeologico con percorsi multimediali e spostare altrove il parcheggio. Sui fabbricati militari verso via Maculani, vengono valutate positivamente l'ospitarvi sia laboratori progettuali per i giovani, sia spazi per giochi dei bambini o per lo studio in rete con la biblioteca Passerini Landi e strutture universitarie. Conquista consensi l'idea di un hub (nodo di scambio) nei piazzali esistenti, dove lasciare l'auto per dirigersi in centro a piedi o con navette a basso impatto ambientale. Molti vorrebbero le corriere in via de' Pisoni nella zona della stazione ferroviaria, "lasciando una fermata in piazza Cittadella". Per la chiesa del Carmine, i ragazzi hanno dato direttamente la parola ai visitatori, invitandoli a formulare proposte: c'è chi si è limitato ad auspicare genericamente una siatemazione, chi ha suggerito di trasformarla in museo (del Novecento, oppure della storia militare di Piacenza o di cinema-fotografia), ma anche in luogo per il teatro.

Anna Anselmi

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