Mercoledì 29 Maggio 2013 - Libertà
Novantatremila chili di solidarietà pronti in tavola
Piacenza Solidale si consolida e punta ad allargarsi. Entro il 2013 anche Esselunga potrebbe aderire alla donazione dei generi alimentari freschi in scadenza. Nel 2012 alle mense dei poveri 54mila pasti per un valore di 202mila euro
L'idea è semplice. I generi alimentari in scadenza ma ancora buoni da mangiare, nell'impossibilità di essere venduti da parte della grande distribuzione, invece di finire nei rifiuti, si ritirano e si distribuiscono gratuitamente alle mense dei poveri. Serve solo un'adeguata organizzazione, tempestiva ed esile nello stesso tempo. Così, da un'idea del direttore dell'Unione Commercianti, Giovanni Struzzola, è nata nel 2009 Piacenza Solidale, la rete che oggi riunisce più realtà del territorio e che in quattro anni è passata da 28mila chili annui di generi alimentari raccolti a 92.800.
Il bilancio del quarto anno - il 2012 - è stato presentato ieri mattina nella sala conferenze della parrocchia di Sant'Antonino, alla presenza di chi ha tracciato la storia di Piacenza Solidale. Dal prefetto di Piacenza, Antonino Puglisi, al vescovo Gianni Ambrosio, dal direttore della Caritas, Giuseppe Chiodaroli, al consulente di Piacenza Solidale, Max Amato. Poi gli assessori alle politiche sociali della Provincia, Pierpaolo Gallini, e del Comune, Giovanni Palladini, l'attuale presidente del Rotary Piacenza, Paolo Giorgi, il sodalizio che, assieme presidente dell'Unione Commercianti, Alfredo Parietti, ha donato il furgoncino per i trasporti. Mezzo che oggi, dopo quattro anni di ininterrotto servizio, ha tra l'altro bisogno di essere sostituito. In sala anche i past president del Rotary Piacenza, Lionello Spada e Mauro Gandolfini, il direttore di Libertà, Gaetano Rizzuto, l'amministratore unico di "Pizza più uno", Sante Ludovico, il comandante provinciale dei carabinieri, colonnello Paolo Rota Gelpi, il parroco di Sant'Antonino, don Giuseppe Basini, il direttore de Il Nuovo Giornale, don Davide Maloberti, padre Secondo Ballati.
Uno schieramento che testimonia il lavoro di squadra realizzato in questi anni. «Ci auguriamo che si possa ampliare nel prossimo futuro, magari già entro il 2013, con l'entrata dei due punti Esselunga - anticipa Struzzola -, perchè più siamo più possiamo fare». Non è stato semplice partire: «La stesura del protocollo d'intesa - osserva l'assessore Palladini - è durata un anno, ma ora sta dando i suoi frutti». Fanno parte del protocollo Rotary Piacenza, Unione Commercianti, Fondazione di Piacenza e Vigevano, Comune, Provincia, Ausl, Enia, Caritas, Sol. Co, grande e media distribuzione, aziende produttrici.
«Alla base del progetto - continua - c'è un'idea educativa molto forte, quella di uno stile di vita sobrio e senza sprechi». Per completarlo si può però fare di più. «Pensare anche ai cibi cotti gettati dalla grande ristorazione e alla raccolta alimentare» evidenzia la Palladini; «estendere Piacenza Solidale al territorio provinciale» auspica Gallini. «Piacenza Solidale - si è complimentato il prefetto Puglisi - è un modo per stare vicino a chi ha necessità. Aiuta a capire che cosa fare e come farlo di fronte ai bisogni della nostra società».
Un po' di numeri. Nel 2012 sono stati raccolti 92.800 chili di generi alimentari deperibili in scadenza. Nel 2011 erano stati 98.863, nel 2010 62.766, nel 2009 28mila. Dal 2012 Piacenza Solidale non ingloba più la zona di San Giorgio dove la raccolta è divenuta autonoma. In totale nel 2012 sono stati raccolti da Piacenza Solidale generi alimentari freschi per 202mila euro che hanno consentito di erogare 54mila pasti.
Gli esercizi commerciali che attualmente donano i prodotti freschi invenduti sono i Conad (Parco, Mazza e Besurica), il Sigma Farnesiana, Il Gigante, Padial, Pizza Più Uno, Formec Biffi.
I beneficiari sono la Caritas diocesana, l'associazione La Ricerca, l'associazione Loredana Botti, la parrocchia di Sariano, i frati di Santa Maria di Campagna, la Casa del Fanciullo, i frati di Santa Rita. L'organizzazione operativa è a cura della cooperativa sociale Solidart che impiega una persona in tale attività.
Federico Frighi