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Domenica 19 Maggio 2013 - Libertà

Parenti, lezione di vita e d'impresa

Il "Respighiano 2013" ai giovani: il mondo aspetta le vostre idee

Nell'alunno Giuseppe Parenti c'era già tutto l'imprenditore Giuseppe Parenti, festeggiato ieri come "Respighiano" dell'anno.
Non un secchione, ma un ragazzo pieno di inventiva, umanamente generoso, che non si tirava mai indietro, curiosissimo e capace di dare la scossa - in senso letterale, ficcando in mano un cavo elettrico ai compagni, solo per qualche secondo s'intende - a quella "Legione straniera" della sua classe, così come, a volte, Parenti ha dato la scossa con le sue proposte all'economia addormentata del territorio spronandola a guardare più lontano.
E ieri nell'Aula Cinema, il liceo ha celebrato il fondatore di Paver e Lafer, ex presidente di Confindustria Piacenza e oggi presidente della Camera di Commercio, affidandogli la pergamena che ne fa un respighiano d'alto profilo. Lui, il Cavaliere del Lavoro, nel leggerla si è commosso davvero.
E cosa c'è di meglio che venir presentati dal compagno di banco? Si tratta di Giacomo Marazzi, già amministratore delegato di Cementirossi e presidente della Fondazione di Piacenza e Vigevano.
«Siamo ancora gente che guarda al futuro» racconta Marazzi, facendo un ritratto a colori vivissimi di quegli anni un po' discoli: «Ci siamo divertiti molto, tanto che quando uno di noi si ammalava si presentava ugualmente in classe per non perdere una giornata di divertimento». Gli insegnanti erano «eccellenti», il compagno di banco: «vivace, bravo in matematica, a volte prendeva 3 a volte 9, il problema era sapere quando copiare». Ricordi goliardici che strappano ai ragazzi risate di complicità. «Come imprenditore Parenti è stato molto bravo, ha costituito società che si sono sviluppate continuamente - prosegue Marazzi - La sua caratteristica è la capacità di rischio e l'inventiva, suo il più alto numero di brevetti che un imprenditore abbia all'attivo, puntando non su un prodotto, ma su tanti e così mettendosi al riparo dalle crisi cicliche di settore». Ma il relatore preferisce raccontare dell'amico fraterno il lato più umano, il guadagno perseguito «ma mai fine a se stesso», i soldi visti come mezzo e non come traguardo. «È molto generoso, coinvolge gli amici e spartisce con loro i risultati e se un amico gli chiede un favore, tratta la cosa come fosse sua, è assai raro».
L'ingegnere fa il pieno di applausi e risponde ai ragazzi della 4ª H che lo intervistano sul suo percorso, dalla laurea in ingegneria idraulica conseguita nel 1969 a Bologna all'espandersi di un'attività che oltre a Piacenza lo ha fatto arrivare a Barcellona, a Brasov in Romania e a Chicago.
La sua "lezione" ai giovani parla di passione, di creatività da esprimere, ma soprattutto di ricerca e innovazione. I confini angusti di un tempo, quando andare alla fiera campionaria di Milano era già un'avventura, non esistono più: «La nostra generazione ha molte responsabilità verso di voi, ha in parte compromesso il vostro futuro - dice Parenti rivolgendosi ai ragazzi - ma ora avete a portata di mano il mondo». E se una volta la madrelingua era il dialetto, poi veniva l'italiano, oggi la madrelingua deve essere l'inglese, poi l'italiano, poi russo o cinese. Chi ha un'idea, vada a brevettarla in Camera di Commercio, non si stanchi di difenderla. E' la ricerca il vero valore aggiunto e la preparazione scientifica non può indebolirsi a vantaggio di quella umanistica: «Siete voi giovani lo sviluppo del territorio, contiamo moltissimo sulle vostre idee, energie, invenzioni che possano andare in giro per il mondo, a poco a poco le nostre aziende faranno sempre più ricerca e porteranno a casa valore aggiunto. America, Africa e Cina stanno crescendo, hanno bisogno delle idee e della preparazione dei nostri giovani. Chi ha a che fare con l'Italia è fermo, bisogna andare nel mondo, darsi una mossa, non si puó essere sempre ultimi della classe».

Patrizia Soffientini patrizia.soffientini@liberta.it

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