Venerdì 24 Maggio 2013 - Libertà
Tabiadon e Bernelich fra preziosismi lirici
Chiusa la rassegna "Allegro con brio" con il soprano e la pianista: da Poulenc a Verdi
piacenza - Alla Sala dei Teatini si è tenuto il concerto a chiusura della rassegna Allegro con Brio proposta dal Conservatorio "Nicolini" in collaborazione con Fondazione dei Teatri e Amministrazione Comunale. Daniele Cassamagnaghi e Fabrizio Dorsi, presidente e direttore dell'istituto musicale, con i ringraziamenti di rito, hanno assicurato al folto pubblico intervenuto il proseguo dell'iniziativa per la prossima stagione, con già allo studio il nuovo calendario di eventi.
La ricorrenza di anniversari celebri ha offerto occasione al soprano Adelisa Tabiadon e a Patrizia Bernelich al pianoforte, artiste riconosciute e docenti al Conservatorio, di formare un duo e debuttare felicemente, inizio di una collaborazione che potrà continuare con successo. Il programma preparato rende omaggio a Francis Poulenc (1899-1963), compositore parigino noto per Dialoghi delle Carmelitane da Bernanos e La voce umana di Jean Cocteau. Le pagine di Poulenc scelte dal duo Tabiadon-Bernelich sono tratte da Metamorphoses di Louise de Vilmorin, poetessa francese stimata dal compositore, al tempo (1943) imprigionata in Ungheria. I testi sono stati letti da Annarosa Zanelli, nella traduzione di Anna Sorrento. Sono canzoni d'amore, rese con leggerezza, venate di malinconia. Su versi di Louis Argon, C, canzone dei tempi passati. Fiancailles pour rire è un divertimento surrealista e ben interpretato musicalmente. Infine il valzer cantato Les chemins de l'amour, il tutto reso con grazie e sapienza nel porgere. Dell'omaggio a Wagner si è fatta carico Patrizia Bernelich al pianoforte, proponendo quattro Sonate dedicate all'amica e forse amata Mathilde Wesendonck, all'amico editore Franz Shott e quindi alla vedova, all'amico pittore E. B. Kietz. Diverse le occasioni, diversi i risultati nel tempo, dal primo al secondo romanticismo, con già anticipazioni di quelli che saranno i motivi dei drammi musicali.
Di Giuseppe Verdi, Adelisa Tabiadon, accompagnata al pianoforte da Patrizia Bernelich, ha proposto composizioni giovanili dalla raccolta Sei romanze e, ultimo, lo Stornello (1869). Non t'accostare all'urna e In solitaria stanza sono canzoni su versi del poeta Jacopo Vittorelli da Bassano (1749-1835) che Verdi ha assecondato con nota romantica. Ad una stella e Il tramonto sono su versi di Andrea Maffei, amico e collaboratore di Verdi, autore della traduzione e adattamento da Schiller de I Masnadieri. Reclamato dal pubblico il bis. Da Otello Adelisa Tabiadon ha interpretato Ave Maria, preghiera di Desdemona consapevole di piegar la fronte sotto l'oltraggio di malvagia sorte", con tanti meritati applausi.
Gian Carlo Andreoli