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Venerdì 19 Aprile 2013 - Libertą

I grandi libri sulla Resistenza

Domani in Fondazione un convegno pensato dall'Isrec per le scuole ma aperto a tutti

Dopo la serata di proiezioni cinematografiche "Primavera di bellezza: Fenoglio, Pavese e le Langhe partigiane al cinema", oggi a partire dalle ore 22 alla Camera del Lavoro, in via XXIV Maggio in collaborazione con Arci e Cinemaniaci, le iniziative promosse dall'Isrec (Istituto storico della Resistenza e dell'etą contemporanea) in occasione del 25 aprile proseguiranno domani alle 9.30 all'auditorium della Fondazione di Piacenza e Vigevano, in via Sant'Eufemia, 12 con un convegno pensato per le scuole, ma la cui partecipazione č libera e aperta a tutti gli interessati.
Ad affrontare il tema "Leggere la Resistenza. I grandi libri che hanno raccontato la Guerra di liberazione" saranno il critico letterario Gabriele Pedullą, docente all'Universitą di Roma Tre, e Mario Renosio, direttore dell'Istituto storico di Asti. Quest'anno il filo conduttore delle manifestazioni č legato alla IX Bicistaffetta partigiana, che dal 25 al 28 aprile condurrą sulle colline delle Langhe, ossia nei luoghi cari a Fenoglio, Pavese e Davide Lajolo.
La locandina predisposta dall'Isrec per l'appuntamento in Fondazione č composta da una significativa galleria di copertine, che comprendono Uomini e no di Elio Vittorini, Una questione privata di Beppe Fenoglio, L'Agnese va a morire di Renata Viganņ, Il sentiero dei nidi di ragno di Italo Calvino, I ventitrč giorni della cittą di Alba di Fenoglio, Banditi di Pietro Chiodi, La messa dell'uomo disarmato di Luisito Bianchi.
Romanzi molto diversi tra di loro, ma tutti scritti da testimoni diretti, che hanno scelto la via della letteratura per narrare la loro esperienza di antifascisti. In alcuni casi, si ritrovarono anche trasformati in personaggi di libri altrui. Accadde, per esempio, a Chiodi, che ebbe tra i suoi allievi al liceo classico di Alba lo studente Fenoglio, che si ispirerą alla figura dell'insegnante e filosofo per la figura di Monti nelle pagine de Il partigiano Johnny. Banditi, pubblicato per la prima volta da Einaudi nel 1961, resta tra le opere fondamentali sulla guerra di liberazione. Pedullą, nato a Roma nel 1972, č autore di saggi su Beppe Fenoglio (Donzelli 2001), sulla condizione del cinema e delle altre arti nell'epoca degli individual media (In piena luce, Bompiani 2008), mentre per i tipi Einaudi č uscita la fortunata antologia di Racconti della Resistenza (2005 e 2006), oltreché il volume Lo spagnolo senza sforzo (2009). Con Sergio Luzzatto sta inoltre curando l'Atlante della letteratura italiana, di cui sono usciti tre tomi.

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