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Venerdì 19 Aprile 2013 - Libertà

«L'aria è sempre più malata»

Omeofest, medici ed esperti rilanciano l'allarme smog

Ci sono iniziative, festival, manifestazioni, incontri che meritano considerazione e attenzione per il rigore con cui affrontano argomenti particolarmente sentiti, per la serietà delle analisi e per l'attenzione verso il territorio. E' il caso di "Omeofest" che dedica all'aria, il quarto elemento, dopo terra, acqua e fuoco, la sesta edizione del festival. E l'altra sera all'Auditorium della Fondazione di Piacenza e Vigevano si è discusso di "Ecologia dell'aria", presenti Francesca Frigo, responsabile del monitoraggio di Arpa, Pietro Bottrighi, pneumologo, già primario del reparto di Pneumologia dell'ospedale "Guglielmo da Saliceto" e il perdiatra Roberto Sacchetti, il tutto coordinato dal direttore di Libertà, Gaetano Rizzuto. Presente anche Maurizio Botti, cooordinatore scientifico di Omeofest.
Nel corso della serata è stata valutata non solo la situazione dell'inquinamento atmosferico dovuto in gran parte alle polveri fini, le Pm10, ma anche le malattie che possono derivare da situazioni di particolare inquinamento: «Il grande problema per Piacenza - ha detto Francesca Frigo - è dovuto dalle polveri fini presenti nell'atmosfera, problema che riguarda l'intera Pianura padana, una realtà fortemente caratterizzata da una grande concentrazione industriale, dalla forte presenza di traffico veicolare, dall'emisione dei fumi del riscaldamento e da un clima che non aiuta a liberare l'aria. Tutto ciò è quindi dannoso per il nostro apparato respiratorio, il principale sistema di contatto con l'atmosfera. Sostanze come il benzene, il biossido di azoto e il biossido di zolfo sono la causa di gravi malattie. Siamo di fronte a polveri eterogenee - ha aggiunto - e più le particelle sono piccole e attive, più penetrano l'organismo umano. Gli sforamenti sono stati una settantina nel 2012, esiste un protocollo regionale cui aderisce dal 2002 il Comune di Piacenza, ma per contenere le polveri fini è necessario adottare misure che contemplino tra l'altro una maggiore mobilità ciclopedonale e la mitigazione del traffico».
Pietro Bottrighi ha illustrato le malattie determinate dall'inquinamento atmosferico: «Non solo malattie respiratorie - ha detto - ma anche l'arteriosclerosi, l'ictus e le malattie dell'apparato cardiocircolatorio sono in agguato con possibilità di alterazione del sistema immunitario. In Europa i decessi da inquinamento sono 348mila, 80mila dei quali da inquinamento da traffico e ogni italiano, respirando le polveri sottili, perde nove mesi di vita».
Roberto Sacchetti ha spiegato invece i contenuti della ricerca "Aria pulita" realizzata nel 2003 e nel 2008 che ha coinvolto rispettivamente 1850 e 1300 bambini: «E' emerso che l'8 per cento dei bambini da uno a 14 anni soffre di asma. Inoltre i più giovani sono soggetti a riniti allergiche (12 per cento) tossi e bronchiti (25 per cento) ».

Mauro Molinaroli

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