Domenica 14 Aprile 2013 - Libertà
«Rivoglio il sorriso, lavoro e dignità»
Parla la "sopravvissuta" a uno stalker: la giustizia ha tempi troppo lunghi
Marzia Schenetti, la testimonianza di una donna la cui vita è stata fatta a pezzi dalla violenza di un uomo, ma che ha saputo rialzarsi e che tutti i giorni lotta per la dignità delle "sopravvissute" e delle vittime di violenza. «Ho avuto la sfortuna di incontrare un personaggio seriale, le dinamiche della mia violenza sono comuni a molte storie: violenza psicologia, poi fisica, economica e infine lo stalking quando ho deciso di interrompere la relazione. Oggi il mio persecutore è libero e io mi rifiuto di pensare di abbandonare la mia vita. Una donna ha bisogno di sorridere, di un lavoro, di dignità». La Schenetti tiene molto ad abbattere un luogo comune: «Ero un'imprenditrice con 15 dipendenti donne, sono diplomata in canto lirico e sono grafica pubblicitaria. Non lo dico per vantarmi, ma perché troppo spesso la donna che subisce violenza viene considerata come una stupida. La domanda che mi è stata fatta più volte è "Ma come hai fatto? A me non sarebbe mai potuto succedere". E' una considerazione che fa male. Io lotto da cinque anni per la ricostruzione della dignità della donna che subisce violenza. Il silenzio troppo spesso accompagna anche il processo di ricostruzione». Difficile da affrontare anche l'aspetto giuridico: «I tempi della giustizia sono lunghissimi e ti obbligano a rimanere legata al tuo passato».
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