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Lunedì 13 Maggio 2013 - Libertà

L'ipocondriaco e il superstizioso: fratelli diversi pronti allo scherzo

Al President la Filodrammatica San Bernardino in "Tegna dur"

piacenza - La rassegna dialettale, organizzata dalla Famiglia Piasinteina al Teatro President, in collaborazione con l'Amministrazione comunale e Fondazione di Piacenza e Vigevano, dedicata quest'anno a Maurizio Mosconi, capocomico della Compagnia Il Du Mascar, ha ospitato la Filodrammatica San Bernardino di Bettola. La concomitanza dell'Adunata nazionale degli Alpini, non ha certo facilitato il sostegno del pubblico.
Si deve a Massimo Calamari, animatore, autore oltre che attore, d'aver riunito un folto gruppo di attori volonterosi a districare Tegna dur che me resist, tre atti dello stesso Calamari, a dire le alterne fortune di due fratelli. Massimo Calamari s'è impegnato con il personaggio di Gino, padrone di casa e imprenditore d'una strana azienda in cui non si sa bene chi lavora. Stefano Chiappa fa il fratello Lino, Rosaria Petrali la segretaria Marta. Attorno al terzetto si avvicendano Valter Favret, l'operaio Remo innamorato di Marta, Gianna Crippa come sorella di Marta, Yvonne Fogliazza, dottoressa svizzera dall'accento francese, Paola Groppi, cuoca di casa, Samuele Bortolotto don Orazio esorcista, Elisabetta Cella e Arianna Grassi, rispettivamente Sara e Giulia, innamorate di Gino. Hanno collaborato alla messa in scena Arianna Grassi, Manuela Logli.
La Filodrammatica San Bernardino è giunta al President con lo spettacolo ben rodato, dopo diverse recite a Bettola, Villò, Farini. Si sa quanto sia difficile trovare attori che sappiano il dialetto, nel caso, a parte Calamari e Gianna Crippa dal dialetto cittadino, è difficile classificare Tegna dur, tra le commedie recitate in dialetto. La vicenda pensata da Calamari è tesa a far ridere con un intreccio paradossale e vede due fratelli d'indole diversissima e contrapposta, impegnati a combinare scherzi a danno uno dell'altro.
Gino è il classico ipocondriaco, preoccupato d'ogni possibile contagio, tanto da parlare al telefono con la mascherina di protezione. Lino, all'opposto è maniaco superstizioso, sospettoso d'ogni sua azione, per evitare possibili influenze malefiche. Lino, a dispetto del fratello che gli rende la vita impossibile, fa truccare l'esito degli esami clinici di Gino da una compiacente dottoressa, pronta a diagnosticare un male esotico. Gino, a sua volta, organizza una seduta spiritica con la complicità del sedicente don Orazio, per scoprire il fratello Lino indemoniato. Tante preoccupazioni sono buttate all'aria, all'apparire della sorella di Marta, alla quale tutti si rivolgono imploranti, compreso l'operaio Remo, dimentico della sua sordità.
La rassegna si conclude venerdì 17 e sabato 18 con la Compagnia della Famiglia Piasinteina, diretta da Francesca Chiapponi, con la messa in scena di L'òstaria d'la bella Luigia di Valente Faustini.

Gian Carlo Andreoli

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