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Mercoledì 10 Aprile 2013 - Libertà

La Trilogia verdiana al Municipale ha promosso una "operazione-giovani", un buon gioco di squadra

LA RIFLESSIONE

Dopo Il meritato successo della prima di Traviata al Teatro Municipale ritengo sia giusto riconoscere il merito alla Fondazione Teatri di Piacenza, al Ravenna Festival e alla direzione artistica del Teatro di aver proposto la rappresentazione"in rapida successione"della trilogia verdiana.
Un' operazione particolarmente impegnativa per i solisti, il coro e l'orchestra. Ritengo non siano necessarie le mie parole per sottolineare il successo complessivo dell'operazione ma desidero, sia come didatta al conservatorio di Piacenza e poi di Milano, nonchè come direttore del Conservatorio "G. Nicolini" di Piacenza porre l'accento sull'importanza di aver promosso una "operazione- giovani"; un felice gioco di squadra che ha portato a risultati notevoli, sia per l'eccellenza delle voci (pur con qualche distinguo) che per l'amalgama dell'insieme: cantanti, coro e orchestra guidati da una regia e da una direzione attenta ad approfondire ogni minima sfumatura del testo e della partitura.
Gesto, parola e suono in funzione del dramma. Un vero dramma in musica!
Per esperienza diretta so quanto impegno necessiti la formazione di un artista, sia esso strumentista che cantante, e quindi l'iniziativa di propore tanti bravi giovani artisti italiani ben formati, sia sul piano vocale che drammatico, mi ha felicemente impressionato. Ritengo sia un'esperienza da riproporre anche in futuro. Naturalmente, pur essendo aperto ad ogni nuova proposta interpretativa ho avuto qualche difficoltà (vedi Trovatore) a individuare un nesso tra alcune immagini ed il contenuto drammatico e musicale. Credo che il rapporto tra scenografia e contesto drammatico non debba necessitare di spiegazioni, ma debba giungere con immediatezza allo spettatore.
Queste mie riserve però non modificano il giudizio positivo sull'operazione complessiva.
Una attenzione particolare merita anche l'Orchestra Giovanile Cherubini, un insieme ben amalgamato con capacità dinamiche notevoli, con raffinatezze esecutive che evidenziano il livello di preparazione strumentale dei giovani componenti. Un plauso anche al coro "terre verdiane" per gli interventi che testimoniano l'eccellenza della formazione corale.
Penso che i nostri Conservatori, nonostante le difficoltà economiche conseguenti alla grave crisi nazionale ed internazionale che da anni limita le risorse necessarie ad un buon funzionamento, formino classi di musicisti sempre più preparati, motivati ed agguerriti.
L'attenzione alla musica non puo essere però solo episodica da parte di che ha responsabilità politiche, ma debba essere costante, sia per valorizzare in modo adeguato i nostri patrimoni artistici che per formare attraverso la scuola generazioni di giovani sensibili ai valori dell'arte.

FABRIZIO GARILLI Maestro

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