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Mercoledì 10 Aprile 2013 - Libertà

Pertite, le posizioni rimangono distanti

All'assemblea promossa dal comitato pro parco, il sindaco ha ribadito la linea del Comune contraria a una variante che destini subito a verde il terreno della Difesa: «Corretto invece prevederlo nel Psc»

Il Comitato Parco Pertite domanda e il sindaco Paolo Dosi risponde. Ma non soddisfa le richieste. Posizioni sempre distanti fra le parti, l'amministrazione comunale e ilComitato, che ieri sera, nell'auditorium della Fondazione di Piacenza e Vigevano, si sono incontrate pubblicamente per la prima volta di fronte ad una platea nutrita, e agguerrita.
«Il sindaco ci dica se vuole che la Pertite diventi parco urbano, se ha intenzione di rispettare gli impegni sottoscritti in campagna elettorale, se intende approvare entro giugno la variante al Prg per destinare l'area a verde pubblico, se intende costituire il tavolo ad hoc e avviare le procedure in modo da poter acquisire l'area entro il 2017».
E il primo cittadino ha risposto mantenendo invece le posizioni condivise con la giunta, in particolare con l'assessore all'Urbanistica Silvio Bisotti intervenuto al dibattito insieme al collega di giunta Luigi Rabuffi. E' partito in difesa il sindaco ricordando, al cardiologo Massimo Pieopoli - che si era speso sulla difesa della salute dei piacentini minacciata dall'inquinamento - che il tema sanità è al primo posto della sua consigliatura come lo era stato delle precedenti. «Non vorrei che si formasse un clima tra buoni e cattivi - ha esortato Dosi -, le amministrazioni di Piacenza si sono sempre preoccupate della salute e cito anche l'ultimo premio e altri ricevuti da Legambiente. Il tema della destinazione a parco della Pertite ce lo siamo prefissato si dalla campagna elettorale - ha rivendicato una paternità ma sul tema della variante -. E' uno strumento che qualcuno ritiene idoneo altri ritengono che non sia l'unico, sullo strumento esistono opinioni diversi, c'è una buona maggioranza del consiglio comunale che si è espressa a favore dell'accelerazione dell'adozione del Psc, anche se voi non siete d'accordo». Perchè la Pertite, ha p recisato il sindaco «è solo una porzione del tema delle aree militari, che a lro volta sono una porzione dei temi che riguardano la città, ma dobbiamo vedere in contemporanea tutto il Psc. Sappiamo che trattando con i militari quello sarà il nostro obiettivo, ma nell'ambito del progetto di tutte le aree militari». Il pubblico ruimoreggia, fa sentire la sua protesta, quelli del comitato, presenti anche Marco natali e Stefano Benedetti che in precedenza aveva illustrato la storia il percorso del Comitato dal 2009.
«Il tavolo era stato avviato tanti anni con l'onorevole Crosetto - riprende il primo cittadino -, poi i vari cambiamenti di governi hanno impedito il percorso, praticamente non abbiamo il referente politico in questo momento, tuttavia con i militari stiamo preparando il terreno anche solo attraverso una concessione d'uso di una parte della Pertite, magari rivolta alle scuole. Una decisione definitiva la potremo, prendere con i militari dopo una trattativa che deve essere condotta con il governo, che è una parte attiva del percorso»
Il sindaco poi insiste sulla partecipazione alle decisioni dei militari. «a non c'è bisogno di andare a Roma» interviene la presidente del comitato Maria Pia Romano «Noi chiediamo che il Comune esprima la volontà dell'acquisizione con atti amministrativi».
Parte la discussione, interviene Alberto Dosi contestando la «coesistenza di un Psc che dice una cosa e nello stesso tempo anche un Master Plan che dice il contrario». Andrea Tagliaferri, consiglieri Piacentini per Dosi assicura che «il parco lo deciderà il consiglio comunale indipendentemente», mentre Anna Lalatta, del comitato e di Italia nostra tuona: «La strada è semplice, è solo questione di volontà, ci siamo, stancati di essere presi in giro, vogliamo una città migliore e la pretendiamo da questa amministrazione, ma non le credo più, chiedo perciò le sue dimissioni, lei aveva promessosindaco e deve mantenere la parola, anche contro i suoi assessori».
Il dibattito è continuato a lungo. L'incontro era iniziato con l'illustrazione del progetto e di altre esperienze da parte di Natali e Bendetti: «come le aree militari della Maddalena passate gratuitamente alla Regione Sardegna, esistono norme che favoriscono i passaggi di proprietà fra Enti dello Stato, sia gratuitamente, sia per concessione d'uso, o in affitto, il Comune non ha compiuto un atto per fare il parco. Piacenza non ha bisogno di alloggi, ce ne sono 8500 vuoti, oltre 20 Milan stanze». e
Poi l'accorato intervento dell'ex sindaco Stefano Pareti che in quattro anni, dal 1980, era riuscito ad acquisire il parco della Galleana. «Io avrei già dato disposizioni agli uffici comunali per predisporre la variante, che accelera i tempi di acquisizione e cambierebbe la tempistica perché la destinazione a parco riduce gli oneri di concessione o di acquisizione, inoltre il vincolo a parco non lascia le mani libere ne discrezionalità alla delegazione che andrà in trattativa».

Maria Vittoria Gazzola

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