Venerdì 29 Marzo 2013 - Libertà
Duemila firme in pochi giorni e dibattito pubblico il 9 aprile
La mobilitazione degli ambientalisti non si ferma
Ancora firme? C'è chi se lo chiede ai banchetti pubblici organizzati dai sostenitori del Parco Pertite. Dopo anni di battaglie, dopo una catena umana, dopo un referendum con 30mila espressioni di voto pro-parco, dopo svariate altre raccolte di adesioni che periodicamente lacerano il velo di silenzio e l'opacità delle posizioni amministrative sulla Pertite, ebbene dopo tutto questo ci sta anche il legittimo stupore di chi - fra i cittadini - pensava di aver già fatto arrivare a Palazzo Mercanti un'indicazione forte e chiara e fra le più partecipate che Piacenza ricordi.
Non è bastato, ma la resistenza civile dà una lezione di energica costanza, di risolutezza e il Comitato Pertite si è rimesso a raccogliere firme, spiega la presidente Maria Pia Romano. In pochi giorni, eccone già duemila a chiedere che sia realizzata subito la variante urbanistica anticipativa a favore del Parco da inserire nel Prg attuale. E ai firmatari ieri si sono aggiunti Donatella Ronconi, Giorgio Milani, Gabriele Dadati e Daniele Ronda. «Porteremo tutte le firme in Comune» promette la presidente Romano, intanto si va avanti. Il prossimo appuntamento è per il 9 di aprile all'Auditorium della Fondazione di Piacenza e Vigevano dove si terrà un incontro nuovamente sul tema.
«Sarà il Comitato Pertite a rivolgersi direttamente alla città spiegando la situazione e le proprie ragioni» anticipa Marco Natali (Legambiente). Gli amministratori potranno essere presenti, ma da loro ci si aspetta essenzialmente un gesto pratico, tecnico, inequivocabile.
p. s.