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Mercoledì 3 Aprile 2013 - Libertà

Pertite, tesi a confronto in una pubblica "disfida"

Il 9 aprile all'auditorium della Fondazione. L'ex dirigente comunale Maccagni: vietata una variante al Prg

Il 9 aprile alle 21, nell'auditorium della Fondazione in via Sant'Eufemia, si terrà un incontro pubblico organizzato dal comitato per il parco Pertite a cui interverrà anche il sindaco Dosi. «Si potranno discutere, per la prima volta pubblicamente», dicono gli organizzatori (il cui intervento integrale è a pagina 53), le proposte del comitato e le intenzioni del Comune su come arrivare a fare un parco nell'area militare. Tra gli scopi, «superare il metodo del monologo» e «permettere il confronto alla pari delle posizioni».
Alcune anticipazioni sul tema sono di questi giorni. Il sindaco prima e il consigliere comunale Foti (Fratelli d'Italia), ricorda la nota, hanno esposto su stampa i loro punti di vista, in particolare su come ottenere la disponibilità dell'area. «Dosi ha dichiarato che "si tratta di individuare un percorso di acquisizione" e che "se i militari la donassero, la Pertite sarebbe un parco dal giorno dopo"; Foti che "conviene puntare da subito sull'ottenimento della concessione dell'ex Pertite per poi arrivare alla sua acquisizione". Entrambi sostengono che, comunque, la destinazione urbanistica a parco della Pertite, oggi classificata dal Prg come area militare, va effettuata nell'ambito del nuovo Psc e delle trattative sull'insieme delle aree militari».
Di tutti questi aspetti si parlerà il 9 aprile. Tra le proposte del comitato «c'è in primo luogo l'ottenimento della concessione in uso della porzione di area (80mila mq) non più utilizzata dall'esercito e già inserita nell'elenco dei beni trasferibili al Demanio e, in seguito, della restante parte una volta dismessa; in secondo luogo la definitiva cessione dell'intera area a titolo gratuito (esistono casi reali di cessioni gratuite di beni militari) o al costo più basso possibile per la collettività».
Ogni accordo è rinviato a quando si sarà insediato il governo. Ma «nel frattempo si vuol conoscere dal sindaco l'esito degli incontri che ha avuto con le autorità militari». Infine «si ricorda che il preliminare di Psc, adottato dalla giunta Reggi nel luglio 2011, prevede tuttora che le principali aree militari, compresa la Pertite, diventino edificabili».
E se il comitato sostiene con forza la strada di una variante all'attuale Prg per destinare a verde pubblico la Pertite, da registrare la posizione contraria dell'ex dirigente comunale all'urbanistica Claudio Maccagni, secondo cui (v. Libertà di ieri) «non è possibile oggi fare varianti al Prg vigente perché è espressamente vietato dalla legge». Già «il Prg vigente», aggiunge, «permette, oggi, di realizzare un parco nell'area ex Pertite, non serve nessuna variante. L'unico problema è la disponibilità dell'area che oggi non c'è» essendo dei militari.

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