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Mercoledì 27 Marzo 2013 - Libertà

"Piacentini, diteci dove volete che sia collocato il Monumento all'emigrato…" aveva detto il presidente della Provincia, Massimo Trespidi, lanciando il suo secondo appello al territorio a partecipare a un pezzo di storia della provincia

"Piacentini, diteci dove volete che sia collocato il Monumento all'emigrato…" aveva detto il presidente della Provincia, Massimo Trespidi, lanciando il suo secondo appello al territorio a partecipare a un pezzo di storia della provincia. La prima volta, più di un anno fa, era stato lanciato il sondaggio per la scelta del nome del nuovo ponte sul Trebbia, poi chiamato ponte Paladini. Ieri, a mezzogiorno, si è chiusa anche la seconda consultazione promossa per ascoltare le indicazioni dei cittadini sulla collocazione del monumento dedicato alle migliaia e migliaia di persone emigrate da Piacenza. Non è stato un sondaggio dai grandi numeri, considerata anche la sua breve durata, ma la piccola e intensa mobilitazione partita da Bettola e capitanata dal presidente dell'associazione "Bettola nel mondo", Roberto Boiardi, tutti i giorni presente su Facebook per rilanciare l'appello al voto, è arrivata fino in Argentina, coinvolgendo il giornalista Marcelo Carrara, a Mar del Plata. Il passaparola partito dal piccolo paesino dell'alta Valnure l'ha spuntata sulle mille adesioni al sondaggio, segno di un legame forte che si è imposto sull'idea di collocare il monumento a Piacenza, come capoluogo capitale ideale degli emigrati di tutte le vallate. Logica di campanile? Il paese è abituato a lottare per le sue idee, tanto da intitolare la sua piazza principale a Cristoforo Colombo, nonostante le proteste da parte genovese, perché i bettolesi considerano Colombo loro illustre concittadino. E proprio vicino a Colombo, qualcosa di più di un bettolese, di un piacentino o di un genovese, ma un simbolo del riuscire a oltrepassare la frontiera, per andare sempre "Oltre", il Monumento potrebbe trovare la sua "casa". Inizialmente, erano state ipotizzate tre prospettive. La Stazione ferroviaria, via Scalabrini, piazza Duomo angolo via XX Settembre. Ma, come accaduto nel caso del ponte Paladini, è stata lasciata la possibilità di indicare siti alternativi e in 498, praticamente la metà dei voti, a sorpresa, hanno indicato Bettola. L'appello alla consultazione popolare è tappa di un percorso partito a Farini e oggi arrivato a un passo dalla realizzazione di un sogno, salutato con favore anche dal vescovo Gianni Ambrosio. Il monumento è fortemente voluto dall'Associazione Piacenza nel Mondo, che ha "contagiato" con il suo entusiasmo la Provincia, coinvolgendo anche la Fondazione di Piacenza e Vigevano e i Padri Scalabriniani, oltre agli studenti del liceo artistico Cassinari e Libertà. A curare la realizzazione dell'altorilievo in marmo di Carrara, quest'estate, sarà lo studente Giulio Biasini del Cassinari, con il docente Abele Vadacca. Ora, l'ultima parola spetta alla Provincia e a Piacenza nel Mondo.

Elisa Malacalza

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