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Giovedì 4 Aprile 2013 - Libertà

Le ombre di Gioco Vita in Turchia

Successo per il "Sogno" shakespeariano a Izmir

piacenza - Le ombre di Teatro Gioco Vita per la prima volta protagoniste in Turchia. A Izmir, nell'ambito del festival Izmir International Puppet Days, è andato in scena con successo lo spettacolo Sogno di una notte di mezza estate, realizzato dallo stabile piacentino in coproduzione con la Fondazione Teatro Comunale di Modena, la Fondazione Teatri di Piacenza e la compagnia Imperfect Dancers. Le rappresentazioni sono state in cartellone il 27 e 28 marzo in orario serale al centro Ahmet Adnan Saygun Art della città turca. Il 28 marzo, nel pomeriggio, il regista Fabrizio Montecchi ha partecipato, sempre nel programma del festival, alla conferenza sul tema "Riflessioni sul teatro d'ombre contemporaneo".
Alla sua settima edizione, la vetrina internazionale diretta da Selçuk Dinçer vede un ricco cartellone di spettacoli, mostre, laboratori e conferenze, articolate tra il 7 marzo e il 6 aprile 2013. Ricco il parterre di compagnie teatrali provenienti da Turchia, Germania, Stati Uniti, Argentina, Australia, Brasile, Bulgaria, Repubblica Ceca, Francia, Inghilterra, Iran, Spagna, Israele, Svizzera, Giappone, Perù, Bosnia-Erzegovina, Serbia, Slovenia, Nuova Zelanda, Grecia e Italia. Dall'Italia, oltre a Teatro Gioco Vita, solo il Teatro all'Improvviso di Mantova e Gianluca Di Matteo, specializzato in guarattelle, burattini e ombre.
Anche a Izmir il Sogno ha offerto al pubblico un raffinatissimo e suggestivo ricamo di linguaggi: ombre, musica, danza, maschere. Prodotto nel 2011, tratto da A midsummer night's dream di Félix Mendelssohn-Bartholdy, lo spettacolo è frutto di un progetto di Walter Matteini e Fabrizio Montecchi e vede in scena Veronica Bracaccini, Mattia De Salve, Maria Focaraccio, Julio-Cesar Quintanilla, Armando Rossi. La regia e le scene sono di Montecchi, la coreografia di Matteini, le maschere e le sagome di Nicoletta Garioni. In tournée, oltre al regista e ai cinque danzatori, anche Cesare Lavezzoli (luci) e Luca Berettoni (macchinista).
Nel Sogno si intrecciano due mondi apparentemente contrapposti. Il mondo solare e corporeo della corte di Atene, delle due coppie di amanti e degli artigiani, e il mondo notturno e immateriale degli spiriti: di Oberon "il re delle ombre", di Titania, di Puck e delle fate. Ma questa contrapposizione non è conflittuale, perché uomini e ombre si dimostrano essere proiezione l'uno dell'altro: se le ombre dipendono dal mondo degli uomini, è pur vero che anche gli uomini non possono vivere senza ombre, l' "altro da sé" misterioso che li abita e li inquieta.
Lo spettacolo in questa stagione è stato anche protagonista di prestigiose tournée straniere in importanti festival internazionali.

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