Mercoledì 20 Marzo 2013 - Libertà

La storia del teatro: Chiara Merli stasera parla della nascita della regia

alle 21 alla sala delle muse

Per il ciclo "Il teatro in tasca", promosso dalla Società Filodrammatica Piacentina, con il patrocinio del Comune e il sostegno della Fondazione di Piacenza e Vigevano, oggi alle 21 nella Sala delle Muse, in via San Siro 9, Chiara Merli parlerà de "Il Novecento in Europa: dalla nascita della regia al teatro di sperimentazione".
Come nei precedenti appuntamenti, all'esposizione storicamente contestualizzata dell'argomento, si affiancherà il confronto con alcuni degli allestimenti più significativi, portati in scena in tempi più o meno recenti, tra cui L'opera da tre soldi e L'anima buona di Sezuan di Bertolt Brecht diretti da Giorgio Strehler, oltre a video di lavori del teatro dell'assurdo di Samuel Beckett. Per affrontare il cambiamento avvenuto sui palcoscenici con l'affermarsi della figura del regista (termine che negli anni Trenta era un neologismo), occorre comunque compiere un passo indietro nell'Ottocento, fino all'attività della compagnia dei Meininger (1870-1890), con a capo duca Giorgio II di Sassonia-Meiningen, considerati i primi a mettere in atto una nuova concezione di direzione della rappresentazione teatrale. Fondamentali anche i successivi apporti di André Antoine (anima del Théâtre libre di Parigi), dell'artista e scenografo Adolphe Appia, di Gordon Craig (sostenitore dell'autonomia del regista dello spettacolo rispetto all'autore del testo, nonché del ruolo dell'attore quale "supermarionetta") e delle avanguardie, fino alle sperimentazioni del Living Theatre e dell'Odin Teatret, cofondato da Jerzy Grotowski, polacco come Tadeusz Kantor, teorico dell'antiaccademico Cricot 2.

An. Ans.