Martedì 19 Marzo 2013 - Libertà
Il "sondaggio" Da oggi la parola ai cittadini per decidere la collocazione giusta dell'opera che realizza un sogno di "Piacenza nel Mondo"
«Il Papa è italo-argentino! ». Da Mar del Plata, la Rimini di Buenos Aires, esulta Marcelo Carrara, il giovane giornalista originario di Bettola e membro dell'associazione degli emiliani nel mondo. «Adesso - aggiunge - siamo ancora più vicini». Per una fortunata coincidenza il messaggio ci arriva proprio mentre lanciamo il "sondaggio" per invitare i piacentini della città e della provincia a scegliere dove collocare il monumento all'emigrato. Una tappa importante di un percorso partito da lontano e che, entro l'estate, vedrà la realizzazione di un sogno: realizzare un'opera che onori per sempre i piacentini emigrati, uomini e donne coraggiose che hanno conquistato spazio e rispetto nel mondo rimanendo comunque fortemente legati alle origini. Omaggiarli con un monumento è il sogno dell'Associazione Piacenza nel Mondo, che ha avuto il forte appoggio della Provincia dalla Provincia, il sostegno della Fondazione di Piacenza e Vigevano, il coinvolgimento dei Padri Scalabriniani, la capacità degli studenti del Cassinari e la collaborazione di Libertà. E' stato promosso un concorso di idee e il progetto scelto è stato ufficialmente presentato la scorsa estate, in occasione della festa annuale di Piacenza nel Mondo. A vincere il progetto di Giulio Biasini, studente del liceo Cassinari che ha proposto «Una mano forte, possente, quella di chi ha lavorato la terra e alla terra è legato da radici profonde - come ha spiegato il docente di riferimento del progetto, Abele Vadacca -. Sullo sfondo dell'opera, si vedono zolle di terriccio, mattoni consunti dal tempo. Emerge, con molta delicatezza, come soltanto chi ha amato possa tenere tra le sue dita un germoglio, un seme, perché il seme di questa terra, di questi valori, germoglia anche tra i grattacieli in cemento. Quella mano è quella di un emigrante piacentino».
Il monumento sarà realizzato da una ditta di Civate (Lecco) in marmo di Carrara con la collaborazione dello stesso Giulio Biasini. La Commissione che ha scelto l'opera, ha anche indicato i possibili luoghi dove l'opera potrebbe trovare la sua collocazione e sono quelli che indichiamo nel "sondaggio": la Stazione ferroviaria, luogo di incontri, di attese, di arrivi e partenze; via Scalabrini in omaggio a Mons. Giovanni Battista Scalabrini, Vescovo di Piacenza e Padre dei migranti; via XX Settembre, angolo Piazza Duomo, punto di grande passaggio e nelle cui vicinanze è apposta una targa con una poesia di Valente Faustini (poeta piacentino) dedicata ai piacentini emigrati che ricordano "l'Angil dal Dom". Ma, naturalmente, si possono suggerire altre proposte. Si può votare, come riportiamo nel pezzo sotto, da oggi fino alle 12 di martedì 26 marzo.
L'iniziativa del monumento all'emigrato che è stata salutata con favore dal vescovo della diocesi di Piacenza-Bobbio Gianni Ambrosio, viene lanciata dunque oggi in un contesto straordinario che vede Papa un italo-argentino. La chiesa piacentina ha esultato alla sua nomina e confida che con papa Bergoglio si possa arrivare presto a Scalabrini santo. Una speranza condivisa da Marcelo Carrara nel suo messaggio di entusiasmo che ci contagia: «Siamo rimasti senza parole - scrive - Papa Francesco è una bravissima persona, molto intelligente ed umilissima! Penso che sarà molto carismatico, e vi siete accordi della sua freschezza "sudamericana" vero? E poi il suo italiano con il nostro accento.. quanta emozione. E' un uomo di coraggio, ha denunciato la povertà, il lavoro dei minorenni ed è per questo che il governo argentino non mostra grande simpatia per lui. Non vedo l'ora di poterlo salutare, per noi e per tutto il mondo, per la chiesa è una vera iniezione di energia».
Paola Romanini