Sabato 23 Marzo 2013 - Libertà
Otello e Desdemona, acuti da applausi
Al Municipale buon debutto per l'opera verdiana in un'edizione tradizionale
di ALFREDO TENNI
Un "tutto esaurito" annunciato da giorni, e tanti applausi alla fine di ogni atto, hanno salutato ieri sera il ritorno sul palcoscenico del Municipale di quel sacro totem del teatro d'opera che è l'Otello di Giuseppe Verdi (nel terzo appuntamento della stagione lirica 2012-2013, in una coproduzione della Fondazione teatro Comunale di Modena e della Fondazione Teatri di Piacenza che riprende un allestimento scenico di proprietà del Teatro Regio di Parma originariamente andato in scena nel 2006 al San Carlo di Napoli): una delle opere liriche più amate, ma anche (in proporzione alla venerazione che il pubblico nutre per essa) una delle meno rappresentate, come prova il fatto che quello rappresentato ieri sera è il primo Otello allestito a Piacenza da più di trent'anni a questa parte e che tutte le sue apparizioni al Municipale (la prima delle quali risale al 1893, sei anni dopo lo storico debutto alla Scala) siano state circonfuse dall'aura dei grandi eventi.
Il motivo per cui gli allestimenti di Otello sono così rari, com'è noto, è uno solo: la difficoltà di mettere insieme una compagnia di canto all'altezza, specialmente per quanto riguarda il tenore protagonista (per la sua intimidatoria scrittura vocale la parte di Otello è, di gran lunga, il più arduo ruolo tenorile del cosiddetto "grande repertorio" e, forse, di tutta la lirica).
Atteso al varco da platea e loggione nei panni del Moro di Venezia, il tenore lituano Kristian Benedikt è stato un Otello "promosso" dai caldi applausi del pubblico, così come il soprano spagnolo (delle Canarie) Yolanda Auyanet è stato apprezzato nel ruolo di Desdemona e il baritono Alberto Mastromarino (già noto al pubblico del Municipale) lo è stato in quello di Jago. Hanno riscosso consensi anche i tenori Arthur Espiritu (Cassio) e Gianluca Bocchino (Roderigo), i bassi Enrico Turco (Lodovico) e Matteo Ferrara (Montano), il mezzosoprano Elena Traversi (Emilia) e quell'importantissimo "interprete collettivo" che è il coro: parte qui sostenuta dal Coro Lirico Amadeus di Modena diretto da Stefano Colò con il Coro del Municipale e gli allievi della Scuola voci bianche della Fondazione Teatro Comunale di Modena.
Il maestro Maurizio Barbacini, alla guida dell'Orchestra Regionale dell'Emilia Romagna, si è prodotto in una lettura apprezzata dal pubblico di questa partitura di grande complessità orchestrale. E l'allestimento del regista Pier Francesco Maestrini (una messa in scena nuova di zecca che riprende l'allestimento napoletano firmato sette anni fa da Alberto Fassini con le scene di Mauro Carosi e i meravigliosi costumi di Odette Nicoletti) è piaciuto moltissimo, per la sua sontuosità visiva e, verosimilmente, anche per la sua scrupolosa, persino pedissequa, fedeltà alle originali "indicazioni sceniche" che accompagnavano il libretto di Arrigo Boito. L'Otello sarà replicato domani in matinée alle 15.30 per il turno "B" di abbonamento con Virginia Tola al posto della Auyanet nei panni di Desdemona e Cristiano Olivieri al posto di Espiritu. Domani pomeriggio sarà possibile negli intervalli della rappresentazione, ammirare la mostra Verdi al Municipale: le opere verdiane nei manifesti del teatro allestita per il bicentenrario verdiano nel Ridotto e inaugurata ieri sera dall'assessore alla cultura Tiziana Albasi. La mostra resterà aperta al Municipale nei giorni di spettacolo di tutta la stagione.