Giovedì 14 Marzo 2013 - Libertà

Germoglio, la solidarietà raddoppia

Presentato al sindaco, nella sede della coop sociale di via Bubba, il progetto di ristrutturazione e allargamento che con buona probabilità dovrebbe partire in maggio e concludersi entro il 2015

Germoglio Due: questo allargamento s'ha da fare. E si farà. È stato presentato infatti ieri mattina, durante la visita svolta dal sindaco Paolo Dosi alla sede della cooperativa sociale di via Bubba, il progetto di ristrutturazione e allargamento della struttura che con buona probabilità dovrebbe partire in maggio e concludersi entro il 2015: bisognerà dunque attendere un paio d'anni per vedere un Germoglio Due completamente rinnovato con una struttura sostenibile dal punto di vista energetico (con sistema isolante a cappotto, riscaldamento radiante a pavimento con caldaia a basso consumo e impianto fotovoltaico modulabile) e posta su due piani in cui ci saranno spazi più ampi per le attività ergoterapiche e musicali, sale polivalenti, uffici, spogliatoi, cucine, locali tecnici e stanze da letto. «L'ampliamento previsto è di oltre 400 metri quadri, pari quasi al doppio della superficie attualmente occupata» ha spiegato il presidente della cooperativa Marco Tanzi che ha accolto il primo cittadino insieme ad alcuni componenti del Consiglio d'amministrazione, alla coordinatrice psicopedagogica del centro socio-riabilitativo Enrica Ghisoni, alla coordinatrice amministrativa della cooperativa Silvia Melon, agli operatori e ad alcuni genitori e familiari degli ospiti del centro, oltre che all'architetto Luigi Scaglia che curerà i lavori, «e il costo ipotizzato è indicativamente di 450 mila euro: la spesa sarà coperta per un terzo circa dalla Fondazione di Piacenza e Vigevano e poi parzialmente dai nostri fondi. In ogni caso abbiamo già pensato di accendere un mutuo che sarà necessario».
Difficile infatti pensare che qualche altro aiuto, in termini economici, possa "saltare fuori": da parte del Comune un sostegno finanziario è escluso. A confermarlo è stato lo stesso Dosi: «Abbiamo delle oggettive difficoltà a destinare delle risorse vive alla struttura» ha spiegato il primo cittadino, «come amministrazione ci impegneremo a sostenere i servizi tecnici e a facilitare i percorsi di nostra competenza, come possono essere quelli dell'inserimento lavorativo degli utenti».
Utenti che, per la cronaca, sono attualmente 20 ma potrebbero aumentare proprio in vista dell'allargamento: «La cooperativa conta due strutture: il laboratorio delle erbe con 6 utenti e il centro diurno con 14» ha spiegato Tanzi, «noi comunque siamo accreditati per 22 posti e autorizzati per 25. È ovvio che l'allargamento della struttura sia orientato alla copertura di tutti i posti autorizzati». Anche per quanto riguarda il personale impiegato però potrebbero esserci delle novità: attualmente sono 10 i lavoratori del Germoglio Due, suddivisi in 6 educatori professionali e 4 Oss, ma «in futuro potrebbero aumentare anche se ovviamente bisognerà tenere conto delle esigenze dell'utenza».

Betty Paraboschi