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Mercoledì 6 Marzo 2013 - Libertà

Anche i cartoons vanno in guerra

In Fondazione si parlerà dei film di Disney fra il '37 e il '41

piacenza - Tra il 1937, segnato dal debutto sul grande schermo di Biancaneve e i sette nani, e il 1941, con l'arrivo di Dumbo, Walt Disney firmò alcuni dei suoi capolavori, in un lustro passato alla storia come l'età dell'oro del cinema d'animazione. Accanto a cortometraggi sperimentali, videro infatti la luce Pinocchio (1940), Fantasia (1940) e Bambi (la cui première si tenne nel 1942), mentre si gettavano le basi per le produzioni di Alice nel Paese delle meraviglie e Le avventure di Peter Pan, che sarebbero state concluse soltanto nei primi anni Cinquanta. Film che recentemente si sono potuti ammirare restaurati in alta definizione nel formato blu-ray, con il racconto del making of a portare indietro le lancette fino al momento della creazione di quelle storie senza tempo, la cui lavorazione dovette fare i conti però con il periodo nel quale vennero realizzate.
E ci accompagnerà proprio nei fatidici anni della seconda guerra mondiale l'incontro di domani sera alle ore 21, all'auditorium della Fondazione di Piacenza e Vigevano, in via Sant'Eufemia, 12 (ingresso libero), organizzato dall'Associazione Amici del Romagnosi" sul tema "Disney goes to war. Anche i cartoni animati sono andati in guerra". Dopo l'introduzione di Patrizia Pugni, presidente del sodalizio, e la presentazione di Stefano Pareti, sarà Piero Peretti, già presidente e amministratore delegato di Impero spa, nonché consigliere della Camera di commercio e consigliere delegato della Imebep di Piacenza, ad affrontare la questione di come la guerra influì sull'attività dello studio cinematografico statunitense, che venne direttamente coinvolto a scendere in campo contro il nazifascismo europeo e giapponese, attraverso cartoni animati di propaganda. Tra le rarità protagoniste della serata si segnala The new spirit (1942), dove Paperino, indossata la divisa dei marine, è pronto a combattere con successo l'esercito nipponico su un'isola del Pacifico. I cartoon potevano appartenere al genere "educational", sempre in ottica antinazista, come in Der Fuherer's face (1942), a confronto con gli incubi di Paperino, che in sogno si ritrova catapultato nella Germania del Terzo Reich; oppure caratterizzarsi come forma di "entertainment", comunque di argomento bellico, come in Commando Duck (1944), nel quale Paperino riesce a far sorridere suggellando, grazie alla sua proverbiale sfortuna, l'impresa di eliminare dalla mappa un aeroporto giapponese, come gli era stato ordinato. Ma le battaglie condotte dalla Disney a colpi di colori e matite si svolgevano anche nel disegno delle insegne militari e sui quotidiani, nelle strisce a fumetti. Nel 1941 il regista compì inoltre una missione ufficiale in Sud America, nell'ambito della roosveltiana "politica di buon vicinato". Tra i frutti del viaggio: i film Saludos amigos (1942) e I tre caballeros (1944).

Anna Anselmi

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