Mercoledì 12 Maggio 2004 - Libertà

Mille anni fa la morte di Gerberto

Venerdì 21 la presentazione del 25° Archivium Bobiense

L'ultima edizione di Archivum Bobiense, la venticinquesima, verrà presentata venerdì 21 maggio alle 17.30 all'auditorium della Fondazione di Piacenza e Vigevano, in via S. Eufemia 12 a Piacenza. Il venticinquesimo numero presenta contenuti unici, grazie anche alla scoperta eccezionale fatta dal professor Flavio G. Nuvolone, direttore scientifico della rivista: Gerberto, abate di Bobbio, ha portato in Europa, proprio nell'antica abbazia della Valtrebbia, quei numeri indo-arabi, che oggi sono alla base della nostra civiltà e tecnologia. Oggi, peraltro, cade il millenario della scomparsa di Gerberto, quando era sul soglio pontificio, come Papa Silvestro II. La scoperta è scaturita dalla decriptazione di un foglio di carme composto da Gerberto, "a noi è giunto un solo foglio, con inciso un disegno. Il testo che lo accompagnava è stato distrutto dalla censura del tempo - spiega Nuvolone - ma Gerberto ha "gabbato" i censori grazie alla particolare forma di criptazione scelta nella redazione dei suoi pezzi; nonostante si tratti oggi di opera amputata, ben si evidenziano le sue conoscenze". Altro aspetto emerso dai pazienti studi di Nuvolone, è il fatto che i quadri dirigenti dell'Impero, venivano inviati, per la formazione, proprio a Bobbio, ulteriore prova della enorme importanza storico-culturale del monastero di Bobbio. Il titolo del numero XXV, "Liber de arca domni Atalani, a trent'anni dalla fondazione degli Archivi Storici Bobiensi 1973-2003" evidenzia un importante traguardo tagliato dalla prestigiosa rivista, ricercata dalle più importanti università internazionali: il trentennale della fondazione degli Archivi Storici Bobiensi, voluti dal compianto monsignor Michele Tosi, primo direttore e fondati ufficialmente dal compianto vescovo di Bobbio, monsignor Pietro Zuccarino.

PAOLO CARINI