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Venerdì 1 Marzo 2013 - Libertà

Ora la centralina è più lontana

Il sindaco ribadisce la richiesta di concessione della vecchia diga
Bobbio Comitati e associazioni "invitati" in Provincia. Assemblea pubblica il 13 marzo

bobbio - Manovra "bipartisan" per contrastare il progetto di una centralina idroelettrica a San Salvatore, presentato da una società genovese. Da un lato, l'assemblea legislativa dell'Emilia Romagna ha approvato all'unanimità la risoluzione presentata dal consigliere regionale Marco Carini (Pd). Dall'altro, il Comune di Bobbio ha ufficialmente chiesto alla Regione di poter avere in concessione la vecchia diga degli anni Venti, mai costruita, che dovrebbe costituire la base per la realizzazione del progetto della centralina. Anche la Provincia, intanto, sede della Conferenza dei servizi che sta discutendo l'iter procedurale per l'autorizzazione o il diniego della progetto, medita un atto politico forte. L'ente e le associazioni ambientaliste, sportive e di tutela fluviale, che stanno raccogliendo le firme per chiedere lo stop al progetto, sono tornati a stringersi la mano, dopo alcune polemiche sull'accesso alla Conferenza: il presidente del consiglio provinciale Roberto Pasquali ha infatti garantito alle associazioni che saranno ricevute dalla conferenza dei capigruppo, per costruire insieme un ordine del giorno "ad hoc" sul caso della centralina, da sottoporre a corso Garibaldi.
Un tris di notizie che fa esultare le associazioni. «Ogni tanto la democrazia esiste - commenta Gianmarco Rancati, a nome del gruppo "Salviamo San Salvatore" -: tutta la popolazione è unita nel dire "no" al progetto e sindaci e amministratori la stanno ascoltando. Ora ci aspettiamo che la giunta regionale prenda atto anche dell'approvazione unanime della risoluzione di Carini e che, velocemente, elabori un atto per negare la concessione. Anche la Provincia, dopo il Comune, si allineerà alla posizione regionale».
Il comitato non resta con le mani in mano, e ha organizzato la terza serata informativa, aperta alla cittadinanza, sul caso. Mercoledì 13 marzo, nell'auditorium della Fondazione di via Sant'Eufemia, saranno presentate le osservazioni al progetto presentate dalle associazioni. Presente all'incontro, anche una delegazione di un comitato valdostano che si era opposto alla costruzione di una centralina idroelettrica realizzata da un'azienda - la Seva - per cui lavorerebbe anche il proponente del progetto di San Salvatore. «Quel territorio è stato devastato, non vogliamo che anche i meandri di Bobbio, unici al mondo, facciano la stessa fine», conclude Rancati.
Soddisfatto delle contromosse adottate anche il primo cittadino di Bobbio, Marco Rossi. «Abbiamo cercato di fare tutto quanto possibile, fino anche a chiedere la concessione della vecchia diga - commenta -. Qualora infatti ci siano più richieste di concessione per uno stesso bene appartenente al Demanio, ora gestito dalla Regione, la richiesta fatta da un ente pubblico dovrebbe avere priorità assoluta. Se dunque la legge verrà applicata, il Comune otterrà in concessione lo sbarramento, chiudendo la strada al progetto. Tentiamo anche questa, per evitare che si compia questo scempio, e intanto continuiamo a far sentire la nostra voce in sede di Conferenza».

Elisa Malacalza

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