Martedì 26 Febbraio 2013 - Libertà
Ruggeri a Piacenza con "Parole in libertà" un libro di 200 racconti sui fatti del 2012
L'imprenditore-scrittore parlerà anche dell'indebitamento dello Stato
Domani Riccardo Ruggeri a Piacenza. Alle 21 all'Auditorium della Fondazione, in via S. Eufemia, si svolge l'incontro con l'imprenditore-scrittore che presenta il suo libro "Parole in Libertà". La serata verrà aperta da una conversazione di Ruggeri sul tema "1862 e 2012: due anni drammatici" raccontati dai libri "Italica" di Vito Tanzi e "Parole in libertà" dello stesso Ruggeri. Sarà sviluppata da Ruggeri l'analisi su come l'indebitamento dello Stato mise in crisi l'avvio dell'Italia Unita e 150 anni dopo la sua sopravvivenza in Europa.
La serata verrà introdotta da Giacomo Marazzi, presidente della Fondazione Piacenza-Vigevano e amico da tanti anni di Ruggeri. Ad intervistare Ruggeri saranno Pierluigi Magnaschi, direttore di "Italia Oggi" e Gaetano Rizzuto, direttore di "Libertà". Riccardo Ruggeri pubblica, ogni giorno, i suoi camei su "Libertà" e "Italia Oggi".
Nel libro di Ruggeri sono raccolti 200 racconti su fatti di attualità del 2012. Brevi, secchi, del racconto hanno tutto, l'incipit, la chiusa, la storia, nomi e cognomi di personaggi spesso celebri, e come spezie brandelli di vita dell'autore. Raccontano la Grande Crisi, l'Occidente, l'Italia, attraverso le storie ed i comportamenti delle classi dominanti, miserie, violenze, lo squallore di un mondo che pare avviarsi al disfacimento.
«E' il libro - si legge nella presentazione - di un uomo comune, libero, indipendente, curioso, scanzonato, che osserva, preoccupato per i suoi nipoti, la caduta di una certa cultura occidentale. Ruggeri si rammarica che nei posti di comando dell'Occidente vi siano troppi inetti, tutto charme e comunicazione, con troppa intelligenza e poca umanità, governati da un protocollo feroce: il successore è sempre peggio del predecessore. Parla molto di politica ma non è un libro politico, non scivola nella trappola dell'etica, si rammarica della caduta dell'estetica, esprime con leggerezza giudizi aspri, feroci sulle attuali élite».
Riccardo Ruggeri nella vita ha fatto tanti mestieri (operaio, travet, manager, consulente di business, imprenditore, scrittore, giornalista, editore), da oltre vent'anni risiede all'estero. Dal suo eremo svizzero osserva come vivono gli amati italiani, preoccupato che possano un giorno rassomigliare ai loschi centro e nord europei. Si definisce un nonno invecchiato bene, dispiaciuto di avere scarse possibilità di diventare bisnonno.
Lucio Bertoli