Domenica 24 Febbraio 2013 - Libertà
Riflettori su Calvino e Pasolini
Torna "Lezioni Letture" dedicato a due grandi scrittori
di BETTY PARABOSCHI
Il 7 febbraio del 1973 Italo Calvino scriveva a Pier Paolo Pasolini in risposta a una densa recensione alle Città invisibili: "Una parola sul nostro aver "cessato di sentirsi vicini" negli ultimi dieci anni o giù di lì. Sei tu che sei andato molto lontano, vuoi dire: non solo col cinema che è quel di più lontano ci può essere dal ritmo mentale di un topo di biblioteca quale io nel frattempo sono diventato, ma anche il tuo uso della parola si è adeguato a comunicare traumaticamente una presenza come proiettandola su grandi schermi: un modo di rapido intervento sull'attualità che io ho scartato in partenza".
Nello stesso anno è l'autore di Ragazzi di vita a parlare del collega: "Ogni descrizione di Calvino è la descrizione di una anomalia del rapporto tra mondo delle Idee e Realtà (che è poi il Destino della civiltà occidentale) " dichiara in un intervento pubblicato su Tempo. Basterebbero questi due brevi interventi per catalogare la relazione intercorsa per una ventina d'anni fra Pasolini e Calvino nel dominio della complessità: non della semplice amicizia, non del puro scambio "di penna", ma di un rapporto più multiforme che va a interfacciarsi con la passione letteraria, la dialettica tra immaginario e realtà, intervento civile e prassi letteraria.
Un rapporto che ancora oggi, a diversi decenni dalla morte di entrambi gli scrittori, torna a suscitare interrogativi: non a caso la nuova edizione di "Lezioni Letture", che partirà martedì all'Auditorium della Fondazione di Piacenza e Vigevano alle 10.30 con un intervento di Remo Ceserani, è intitolata proprio "Pasolini e Calvino. La letteratura dopo la modernità".
Il ciclo di incontri, organizzato dalla Fondazione di Piacenza e Vigevano in collaborazione con i licei "Respighi" e "Gioia", mette in calendario tre appuntamenti che si svolgeranno tutti all'Auditorium di via Sant'Eufemia: il primo, che vedrà intervenire Ceserani, sarà allusivamente intitolato "Antenati contro Accattoni" con un esplicito riferimento alla trilogia I nostri antenati scritta da Calvino e al primo film diretto da Pasolini nel 1961 e intitolato appunto Accattone.
Il secondo appuntamento invece è in programma il 6 marzo e vedrà intervenire Valter Siti: a lui spetterà il compito di contribuire alla rassegna parlando di "Petrolio e i libri corsari di Pier Paolo Pasolini" insieme a Carlo Mega che leggerà alcuni estratti dalle opere del poeta-regista. La rassegna si concluderà il 14 marzo con un intervento dedicato a "Calvino e il romanzo postmoderno": a discuterne sarà Mario Barenghi insieme a Domenico Sannino nel ruolo di pubblico lettore.
Tornando invece al rapporto fra i due intellettuali, a unirli è un'idea di progresso che viene però sviluppata in direzioni diverse e opposte: in Calvino la critica al presente si concretizza in un'allegoria attraverso il passato, mentre in Pasolini siamo in presenza di un passato a-storico più frutto di sentimento che di un'analisi reale.