Fondazione di Piacenza e Vigevano Stampa
  Rassegna Stampa
spazio
  Comunicati Stampa
spazio
  Eventi Auditorium Piacenza
spazio
  Eventi Auditorium Vigevano
spazio
  Comunicazione
spazio

 
Home Page     Rassegna Stampa   


Lunedì 25 Febbraio 2013 - Libertà

Il rapporto tra scienza e fede

Nell'incontro con Liber e Poisetti in Fondazione

piacenza - All'auditorium della Fondazione di Piacenza e Vigevano, nell'incontro di febbraio del ciclo Cultura all'ombra del Duomo, promosso da Punto incontro del servizio diocesano cultura, si è parlato anche del rapporto tra scienza e fede, dal confronto-scontro nel Seicento del processo a Galileo Galilei agli interrogativi etici posti dalle ricerche sulle possibilità di riproduzione del genoma umano. Al centro dell'appuntamento, introdotto da Lucia Rocchi, il volume La scienza non ha bisogno di Dio di Edoardo Boncinelli, Rizzoli. Come vuole la formula dell'iniziativa, il saggio ha offerto spunti su cui dibattere con il pubblico, pur non prevedendo la presenza dell'autore, di cui all'inizio si è ripreso quanto affermato dallo studioso in un'intervista alla trasmissione Che tempo che fa condotta da Fabio Fazio. Sui contenuti più specifici del libro è intervenuta Mimma Liber, già docente di matematica e fisica al liceo, mentre Piergiorgio Poisetti ha concluso passando in rassegna alcune recensione di un volume che ha suscitato reazioni contrastanti. I temi affrontati da Boncinelli rimandano al fondamentale saggio Che cos'è la vita? di Erwin Schrödinger, Adelphi. Con Liber si è dunque ripercorso il cammino del rapporto tra scienza, «alla quale da Galileo in poi sono state riservate le domande prime, che riguardano il qui e ora» e religione, alla quale competono «le domande di senso». O, in altre parole, «se e in che misura - si è chiesta Liber - la visione scientifica può conciliarsi con quella che Boncinelli chiama visione spiritualistica». Nel libro il genetista - ha spiegato Liber - si sofferma sul livello sia descrittivo, precisando come avvengono i processi vitali, sia riflessivo, appunto esaminando «la visione spiritualistica della vita ancora dominante e l'approccio scientifico». I punti di partenza tra l'una e l'altro sono opposti: «Quello mistico-spiritualista fa riferimento alla trascendenza per spiegare i fenomeni della vita; quello della scienza cerca e risolve le spiegazioni nell'immanenza». L'excursus nei secoli ha toccato l'evoluzione del pensiero scientifico, soffermandosi sulle tappe del darwinismo, dell'individuazione della struttura del Dna e della mappatura del codice genetico, fino agli esperimenti di Craig Venter sul genoma. Liber ha suggellato il suo intervento aprendo il campo a ulteriori considerazioni, citando, «per sfatare il pregiudizio sulla visione scientifica, alla quale si rimprovera di essere riduttiva e materialistica», un passaggio di un testo di Boncinelli apparso nel volume Qualcosa di grandioso, Dalai editore: «Visto con gli occhi della scienza, comunque, il mondo è interessantissimo e certamente più bello di come lo rappresentano le mitologie e le religioni. Non è necessario inventarsi un mondo che non c'è, è già bellissimo così. O almeno così ci appare».

Anna Anselmi

Torna all'elenco | Versione stampabile

spazio
spazio spazio spazio
spazio spazio spazio