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Domenica 17 Febbraio 2013 - Libertà

Podenzano: nido per il polo industriale

«Sostegno concreto alle famiglie, eccellente sinergia tra pubblico e privato»

PODENZANO - Un anno per far entrare i bambini. È questo l'ambizioso obiettivo che si sono poste ieri mattina istituzioni e forze economiche per realizzare il progetto di asilo nido intercomunale a servizio del polo industriale manifatturiero di Gariga e I Casoni. «Eccellente esempio di buona politica, di sinergia tra pubblico e privato», l'ampliamento dell'attuale struttura per l'infanzia nella frazione di Podenzano è fiore all'occhiello per tutto il Piacentino, un esempio che si sta valutando di mettere in cantiere in altre aree produttive (per esempio a Castelsangiovanni) e che è innovativa anche nel panorama nazionale. Ieri, durante la presentazione dell'iniziativa a Podenzano, i toni di tutti erano improntati alla soddisfazione e all'orgoglio. A cominciare dal sindaco Alessandro Ghisoni, che è stato definito il portabandiera del progetto, proprio in virtù dell'impegno personale dimostrato.
La logica è quella di dare l'opportunità ai genitori che lavorano nel polo (il secondo più importante della provincia, con 200 aziende e 2.500 dipendenti) di avere una struttura che accoglie i bimbi a partire dai tre mesi di vita, a un minuto dal proprio posto di lavoro e a costi davvero concorrenziali. «All'incirca - ha detto Emilio Bolzoni, presidente di Assindustria, altro uomo chiave del progetto - 300 euro al mese». «È un sostegno concreto alle famiglie. La vicinanza - ha aggiunto Ghisoni - è fondamentale nei primi mesi di vita dei piccoli».
«Podenzano ha aperto la strada - è stato l'esordio del presidente della Provincia Massimo Traspidi - con un progetto significativo nell'intero panorama nazionale. Mette in squadra realtà diverse ed è un emblema di come si amministra bene, unendo e rendendo coeso il territorio, compito prioritario della politica. Il progetto s'inscrive in un ambito cardine dell'azione della Provincia - ha aggiunto - quello della sussidiarietà».
L'obiettivo è quello - è stato detto ancora - di mettere le famiglie in condizione di essere protagoniste delle proprie scelte, in particolare le donne. «Solo il 55 per cento di esse nel Piacentino lavora o vorrebbe lavorare, il restante 45 per cento - è stato l'allarme lanciato da Bolzoni - no. Siamo ultimi in regione, lontanissimi da altre realtà con le quali vogliamo confrontarci. I figli per le donne sono un problema fondamentale e i servizi non sono adeguati per cambiare questa realtà. Il gap è grave e noi abbiamo voluto dare un messaggio positivo in un'altra direzione».
Dal canto suo, il presidente Giacomo Marazzi ha colto l'occasione per ricordare che l'impegno della Fondazione rispetto agli asili nido è stato in questi anni rilevante: «Abbiamo investito 2 milioni di euro. Di strada per colmare la mancanza di servizi per la prima infanzia ne è stata fatta, siamo nella direzione giusta, dobbiamo andare avanti con questo piano di sviluppo».
«Questa iniziativa - ha chiuso Bolzoni - è un ottimo esempio di buona politica: se tutto va bene, l'intero iter avrà richiesto solo due anni, un vero record. I problemi ci sono stati ma gli amministratori li hanno superati con fantasia, volontà ed elasticità, mettendocela davvero tutta». Un convinto plauso è arrivato infine da Elena Murelli, alla guida dell'opposizione di Podenzano.

Silvia Barbieri

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