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Sabato 16 Febbraio 2013 - Libertà

Sinisi: «Così ho messo in scena Eduardo»

Parla l'attore e regista di "L'arte della commedia",stasera a Fiorenzuola per la Prosa

fiorenzuola - Uno dei testi teatrali di Eduardo De Filippo meno rappresentati, eppure attualissimo, verrà messo in scena dalla compagnia pugliese Teatro Minimo di Andria, stasera alle 21 al Teatro Verdi di Fiorenzuola, per la stagione di prosa del Comune (fuori abbonamento). Si tratta de L'arte della commedia, che Michele Sinisi (regista e capocomico, nel ruolo che fu del grande Eduardo) insieme a Michele Santeramo, hanno scelto di rappresentare, dopo una difficile esperienza personale.
«Perché il teatro parte sempre da un'esigenza personale, che ti coinvolge. Da una necessità di dire, di comunicare al pubblico» dice Sinisi che racconta l'episodio all'origine della produzione della commedia edoardiana: «Nel 2010, prima del debutto del nostro spettacolo Le scarpe a Roma, subimmo il furto del camion dove erano caricate tutte le nostre scene. Fu un momento difficile, economicamente e non solo. Ricordai allora un testo di Eduardo in cui il capocomico di una compagnia decide di recarsi dal Prefetto per chiedergli aiuto. Campese ha appena subito l'incendio del capannone itinerante in cui sono conservati scene e costumi. Questo guitto di provincia si presenta quindi dal Prefetto chiedendogli di presenziare alla "prima" dello spettacolo, per avere attenzione sull'evento. Ma il Prefetto scaccia il capocomico e quest'ultimo, venuto per un errore in possesso dell'elenco delle persone che il Prefetto deve incontrare in quella giornata, lo sfida: farà sì che al suo cospetto si presentino i suoi attori della compagnia, fingendo di essere i personaggi che il Prefetto deve incontrare (e sua eccellenza li chiama "I personaggi in cerca di autore", citando Pirandello). Lui, il rappresentante dell'autorità, non saprà più se si tratta dei personaggi reali o degli attori. Dall'incendio si è salvata solo la cassetta dei trucchi: ebbene solo con quella e con la capacità dei teatranti di camuffarsi e trasformarsi, il capocomico organizzerà la farsa».
Dopo che subiste quel furto, quale fu la "cassetta dei trucchi" che rimase a voi di Teatro Minimo?
«Per noi fu la spinta ulteriore e forte a sentire il teatro come una necessità, a capire che ci è proprio il mestiere degli attori. Decisi di scrivere una lettera a Luca De Filippo chiamandolo Prefetto e firmandomi come Michele Campese. Lui mi concesse i diritti appena un mese dopo la lettera, sorprendendo me e molti addetti ai lavori. Un anno fa partimmo con questo progetto, che portiamo in giro da allora» (nel frattempo Teatro Minimo sta mettendo in scena anche La rivincita scritto da Santeramo e per la regia di Leo Muscato).
Il Prefetto rappresenta qui l'autorità che non sempre comprende il valore della cultura. Come vedete, voi uomini e donne di teatro, il tema del rapporto con il potere politico, specie in questo tempo di crisi dove l'urgenza delle necessità economiche rischia di far trascurare l'importanza di investimento sulla cultura?
«In realtà anche nel mondo del teatro esistono meccanismi di potere. Basta vedere come i teatri stabili, finanziati dallo Stato, neppure abbiano l'obbligo della rendicontazione. I potenti che stanno in politica sono il nostro specchio. C'è un sistema di ricatti e compravendite in politica che si ripetono anche sul territorio».
La commedia di Eduardo è ambientata nel secondo dopoguerra, epoca di crisi e ricostruzione. Analogie con la realtà di oggi?
«Il testo è di una straordinaria attualità. Noi non lo abbiamo toccato e sembra scritto ieri. E' la forza dei classici ed Eduardo è un classico, oltre ad avere la peculiarità di essere stato non solo autore e regista, ma anche attore a sua volta e capocomico. Penso che Eduardo parli universalmente di un uomo, non di un'epoca storica. L'indifferenza per la cultura, la grettezza, l'insensibilità non sono colpa di un governo che sta al potere, ma stanno dentro alle contraddizioni dell'animo umano».
In scena con Michele Sinisi, Michele Altamura, Vittorio Continelli, Gianluca Delle Fontane, Patrizia Labianca. Lo spettacolo è realizzato da Teatro Minimo in coproduzione con Fondazione Pontedera Teatro; Fondazione Teatro Piemonte Europa; con il sostegno di Teatri Abitati e assessorato alla Cultura del Comune di Andria.

Donata Meneghelli

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