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Venerdì 15 Febbraio 2013 - Libertà

Acuti come racconti d'amore

Successo in Fondazione per Stanelyte con Galterio e Di Bacco

piacenza - Gli appassionati che hanno sfidato la nevicata per raggiungere l'Auditorium della Fondazione di Piacenza e Vigevano, si sono meritati il bel concerto in programma Parlami d'amore, racconti d'amore in musica. Il soprano lituano Jolanta Stanelyte, piacentino da 22 anni, ha ideato, nella ricorrenza di S Valentino, una originale combinazione musicale di pianoforte, sax (soprano e contralto) per cantare l'amore nei diversi momenti, ora di desiderio, ora di esaltazione ora di malinconico abbandono.
Jolanta Stanelyte si è affermata al "Premio Labò" nel 1992. «Mi sono trovata bene a Piacenza - ricorda -, sono rimasta per perfezionarmi in canto con il maestro Bergonzi, dopo gli studi di violoncello e composizione. Il canto è la vocazione, canto lirico, Puccini, anche Verdi, ma il personaggio che sento mio è Norma».
Il soprano Stanelyte si dedica anche alla musica da camera. «Mi piace cantare le romanze, con accenti melodrammatici, sono romatica».
Guido Galterio è docente di pianoforte e composizione al Conservatorio di Brescia, maestro accompagnatore di provata esperienza con Ricciarelli, Carreras, amico di Gaetano Di Bacco, a sua volta docente al Conservatorio di Pescara, con il quale ha condiviso gli anni di studio musicale al Conservatorio dell'Aquila. «Suonare insieme, come ci capita spesso - dice Galterio - è ritornare idealmente agli anni della bella gioventù con un gran desiderio di vivere la musica».
Il programma preparato ha offerto canto e musica d'autore, brani anche di raro ascolto. Cos'è un bacio, si chiedeva il poeta e spadaccino Cirano; se poi è l'ultimo, come nel caso della canzone di Tosti, è pervaso di rimpianto, reso con passione dal soprano Stanelyte; a nozze nel Vocalizzo melodico di Rachmaninov, grande pianista e compositore di stile eclettico, esaltato nella celebre Rapsodia. Fuori programma, il brano di Singelee, violinista attivo a Parigi al Teatro degli Italiani a metà dell'800, nella trascrizione per sax, allora strumento nuovissimo, e pianoforte, di motivi del repertorio operistico, di virtuosa interpretazione da parte del duo Galterio-Di Bacco.
Non poteva mancare Liszt (1811-1886), compositore e sommo pianista ungherese. Frutto della frequentazione a Parigi con il poeta e scrittore Hugo, che di amore se ne intendeva, è il brano Oh, quand je dors, canto d'un sogno amoroso evocante addirittura Petrarca e Laura. Innamorato del "belcanto italiano" Michail Glinka, su versi di Puskhin, ha offerto al soprano Stanelyte di cantare nella lingua russa come "nel sangue arde il desiderio". Ancora per voce e pianoforte, di Ciaikovskij, Tutto per te amore mio. Nella seconda parte del concerto ancora brani di virtuosismo per piano e sax di Pedro Iturralde e di Joaquin Rodrigo, in terzetto, il tema dall'Adagio del Concerto de Aranjuez. Omaggio a Morricone con l'esecuzione dei brani da film Mission e America, a Chaplin dal film Luci della ribalta e a Leonard Bernstein con Maria da West Side Story.

Gian Carlo Andreoli

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