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Domenica 9 Maggio 2004 - Libertà

Venerdì 14 chiude la Lirica, collaborazione fra Conservatorio e "Toscanini"

MUNICIPALE. Nicolini, operista da riscoprire "Il geloso sincerato" con la "Zanella", regia di Dara

Dopo 200 anni, torna sulle scene Il geloso sincerato, commedia per musica in due atti di Giuseppe Nicolini, su libretto di Giovanni Battista Lorenzi. L'opera, che venerdì 14 maggio alle ore 20.30 (in replica domenica 16, alle 15.30) inaugurerà al Teatro Municipale il frutto della collaborazione tra Fondazione Toscanini e Conservatorio "Nicolini", è stata presentata ieri mattina, dallo stesso regista Enzo Dara, (celebre basso buffo, che da oltre 10 anni cura anche prestigiosi allestimenti operistici) e dal maestro concertatore e direttore Fabrizio Dorsi. Il Conservatorio Nicolini era rappresentato dal direttore Fabrizio Garilli e dal presidente Fausto Frontini, la Fondazione Toscanini dal presidente Antonio De Rosa e il Comune di Piacenza dall'assessore alla cultura Stefano Pareti. Garilli ha spiegato come, tra gli obiettivi dell'istituzione musicale-formativa piacentina, ci sia la valorizzazione del repertorio di musicisti locali. Da qui la scelta di Giuseppe Nicolini, protagonista caduto in oblio di "quella zona d'ombra, tra fine '700 e primo '800, che precede i grandi talenti di Rossini, Bellini, Verdi e Donizetti", per illuminare la quale il conservatorio ha intenzione di organizzare un convegno il prossimo ottobre. Il geloso sincerato debuttò al Teatro Nuovo di Napoli nel 1804 ("una felice coincidenza i 200 anni dell'opera e del nostro Teatro Municipale") e in seguito non fu più rappresentata, "anche perché - ha ipotizzato Garilli - Nicolini era un autore molto prolifico, che consentiva un fortissimo ricambio di repertorio. Ha scritto circa 80 opere, di cui 54 pubblicate". Dorsi ha precisato come fossero state escluse fin da subito, "per opportunità logistiche", le opere serie. Nel repertorio buffo, erano in lizza Il principe spazzacamino e Il geloso sincerato, risultata alla fine vincente, "per la partitura bella, non scontata e un libretto all'epoca di grande successo, ma apprezzabile anche oggi per la ricchezza di battute e di gag". Presso gli Archivi della Rai di Torino è stata recuperata l'unica partitura completa, trascritta da copisti. "L'autografo del Nicolini risale al 1808 ed è relativo alla farsa, rappresentata a Napoli quell'anno, di durata molto inferiore rispetto alla commedia in due atti. Si è operato per confronto (la revisione musicale è a cura di Massimo Venuti, l'edizione critica del libretto a cura di Guglielmo Pianigiani), eliminando evidenti errori, aggiungendo parti sottintese". Entusiasta delle qualità della musica di Nicolini il regista Dara: "Nei concertati si sente ancora Mozart, ma anche già Rossini". La sua regìa sarà "tradizionalissima, da vera Commedia dell'Arte, come è nello spirito del libretto". A rimarcare le diverse situazioni, le scene di Emanuele Luzzati, "fantasiosi siparietti che salgono e scendono". I cantanti hanno frequentato dallo scorso novembre il laboratorio Città di Piacenza, organizzato dalla Fondazione Toscanini, in collaborazione con il Conservatorio, di cui è espressione anche l'Orchestra Sinfonica Zanella. "Il laboratorio - ha affermato De Rosa - non è un tratto secondario e collaterale all'importante programma della stagione lirica, ma ne fa parte a pieno titolo". Frontini ha auspicato che la cooperazione con la Toscanini possa proseguire in futuro, non solo nell'attività di produzione, ma anche nella formazione degli allievi, ampliando i loro orizzonti culturali e professionali. Soddisfatto del traguardo raggiunto l'assessore Pareti: "Contro i rischi paventati mesi fa, viene dimostrato invece come la Toscanini offra possibilità di promozione alle realtà musicali locali".

Anna Anselmi

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