Giovedì 14 Febbraio 2013 - Libertà

Fondazione: basta interferenze da politica e lobby economiche

VERSO IL NUOVO CDA

di MASSIMO CASTELLI*
In tempi non sospetti, io e alcuni Sindaci avevamo espresso l'auspicio che la politica e i grandi interessi economici mantenessero un atteggiamento di terzietà, lasciando a chi rappresenta il no-profit la piena responsabilità di esprimere la presidenza e il nuovo consiglio di amministrazione della Fondazione di Piacenza e Vigevano.
Con dispiacere e sconcerto, leggendo il nostro quotidiano, si apprende che la politica e i vari interessi di lobby, forse complice la campagna elettorale, anziché fare un doveroso e opportuno passo indietro si sono buttati a capofitto nella partita "nomine Fondazione". Sono iniziate le illazioni, i giochi sporchi e tutto quanto serve per screditare ipotetici avversari.
La torta fa "troppo gola" e gli appetiti aumentano. Come spesso accade in Italia, i disastri perpetrati dalla mala politica non servono a nulla e vengono dimenticati in tutta fretta. In questa dimenticanza collettiva pare rientri anche lo scandalo della banca Monte dei Paschi di Siena, dove la politica ha nominato 23 dei 25 consiglieri di amministrazione della collegata Fondazione. Eppure i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Vogliamo ricreare anche qui da noi le condizioni che hanno portato allo scandalo MPS? La politica locale vuole assumersi la responsabilità di interferire sulla futura presidenza della Fondazione?
O vogliamo prendere un'altra strada fatta di condivisioni di scelte tra tutti i portatori di interesse sia di Piacenza che di Vigevano? La risposta ci sembra ovvia. Sempre come Sindaci ci eravamo espressi per un presidenza della Fondazione espressione del volontariato e mai come ora, visto quello che succede in giro, riteniamo necessaria questa opzione.
Per tornare all'attualità ben vengano le audizioni richieste agli attuali vertici della Fondazione.
Ma non utilizziamo questo strumento per screditare la vecchia gestione o influenzare la nuova. La trasparenza e il non conflitto di interessi devono essere l'ideologia e la politica portante della Fondazione, tra l'altro come è sempre successo nella gestione del Presidente Marazzi.
Per queste ragioni, condividendo in pieno la posizione del Sindaco di Piacenza, auspico a nome mio e di altri Sindaci che cessino in fretta le odiose guerre di potere, i colpi bassi e le pressioni sui consiglieri nominati per influenzarne le scelte.
Il clima, nell'interesse dei territori e delle categorie che più necessitano dell'intervento economico della Fondazione, va rasserenato per giungere alla nomina di un consiglio di amministrazione libero da qualsiasi condizionamento politico ed economico.
*Presidente Comunità Montana
dell'Appennino Piacentino