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Mercoledì 13 Febbraio 2013 - Libertà

Filo, torna il "Teatro in tasca": si parla di Goldoni e della riforma del teatro

Stasera il consueto incontro con Chiara Merli

piacenza - Si racconta che Carlo Goldoni, nato a Venezia il 25 febbraio 1707, sia venuto alla luce mentre impazzava sulla Laguna il Carnevale, quasi in un auspicio delle future fortune di un autore capace come pochi di affrescare con gusto satirico vizi e virtù dei suoi contemporanei, inaugurando una profonda innovazione delle scene destinate sempre più ad accogliere personaggi e ambienti all'insegna della verosimiglianza.
Di Goldoni e della sua riforma parlerà Chiara Merli stasera alle 21 nella Sala delle Muse, in via San Siro, 9, nel quarto appuntamento del ciclo Il teatro in tasca, promosso dalla Società Filodrammatica Piacentina, con il patrocinio del Comune, il sostegno della Fondazione di Piacenza e Vigevano, la collaborazione di Bulla Sport. L'incontro precedente aveva affrontato "il grande secolo del teatro", attraverso l'opera di Lope de Vega, William Shakespeare e Molière, con diretto riferimento a significativi allestimenti quali Amleto diretto da Maurizio Scaparro, La tempesta di Giorgio Strehler e L'avaro per la regia di Giuseppe Patroni Griffi e l'interpretazione di Paolo Stoppa. Anche nel caso del commediografo veneziano, l'esposizione sarà accompagnata dall'analisi di alcune importanti rappresentazioni degli ultimi decenni. Del resto, la fortuna di Goldoni prosegue senza interruzioni. Nella scorsa stagione del Municipale, Gabriele Vacis aveva proposto la sua rilettura de I rusteghi; qualche anno prima erano approdate a Piacenza la Trilogia della villeggiatura per la regia di Toni Servillo e La locandiera di Giancarlo Cobelli.

Anna Anselmi

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