Martedì 13 Novembre 2012 - Libertà
Agroalimentare, in arrivo 18 manager
Al via le lezioni in Cattolica per i nuovi iscritti al dottorato Agrisystem
Profondamente specializzati, internazionali, in grado di sviluppare una ricerca scientifica e di operare all'interno di aziende agroalimentari e di enti nazionali o locali. È un bagaglio di competenze vasto e professionale quello che attende gli iscritti alla scuola di dottorato Agrisystem dell'Università Cattolica di Piacenza.
Saranno 18 in tutto i ragazzi che si apprestano ad entrare nel mondo del dottorato per il sistema agroalimentare, che la Cattolica di Piacenza ha istituito nel 2006 grazie al contributo della Fondazione di Piacenza e Vigevano. La scuola si propone come sempre l'obiettivo di rispondere alle esigenze dell'intero settore, colpito da una profonda evoluzione negli ultimi anni, formando i futuri specialisti con competenze trasversali che vanno dal campo biologico al giuridico, passando per quello agrario e quello economico. La formula innovativa per il panorama italiano prevede studi multisettoriali, interdisciplinarità ed internazionalizzazione, con lo scopo principale di dare ai giovani competenze specifiche per il campo della ricerca scientifica e per uno sviluppo economico in grado di offrire una ricaduta positiva sul territorio. E con due novità che aumenteranno la competitività nel mondo del lavoro ed il sapere dei giovani. La scuola di quest' anno è infatti diventata un percorso di post-laurea di alto apprendistato grazie all'impegno della Regione. Per quanto riguarda il percorso formativo invece, si aggiungerà il contributo delle aziende a formare i ragazzi direttamente sul campo, pagando loro le borse di studio.
Il benvenuto ai neo dottorandi è stato dato ieri pomeriggio nella sala Piana della cattolica dal professor Romeo Astorri, coordinatore di Agrisystem, insieme a Giacomo Marazzi, presidente della Fondazione di Piacenza e Vigevano, alla neo preside della Facoltà di Giurisprudenza Anna Maria Fellegara ed a Pier Sandro Cocconcelli, direttore di ExpoLAB dell'Università Cattolica. «Le novità introdotte quest' anno ci permetteranno di approfondire la preparazione degli studenti in un settore in cui la richiesta di professionisti specializzati è sempre più alta - ha detto Astorri - ed è anche per questo che le domande non sono diminuite a fronte di un calo generale».
Grazie anche al sostegno della Fondazione di Marazzi, che finora ha fornito 36 borse di studio «per un percorso che farà parlare bene di Piacenza all'estero», mentre la Fellegara ha detto ai ragazzi di «fare le cose per bene ed insieme». Anche in vista di Expo 2015, come ha aggiunto Cocconcelli: «Il nostro ExpoLAB aiuterà gli studenti proprio per essere pronti per questo evento».
Gabriele Faravelli