Fondazione di Piacenza e Vigevano Stampa
  Rassegna Stampa
spazio
  Comunicati Stampa
spazio
  Eventi Auditorium Piacenza
spazio
  Eventi Auditorium Vigevano
spazio
  Comunicazione
spazio

 
Home Page     Rassegna Stampa   


Sabato 9 Febbraio 2013 - Libertà

Espressive arie e duetti verdiani

Applausi a Beretta, Tansini e Graziani con la pianista Bernelich. Fondazione - Folto pubblico alla serata dedicata al Maestro da "Piacenza nel mondo"

piacenza - Giuseppe Verdi simbolo di piacentinità. O comunque di italianità. A questo deve avere pensato Sandro Molinari, presidente dell'associazione "Piacenza nel mondo" che riunisce le 115 comunità piacentine sparse in tutto il globo terrestre: ecco allora che, proprio in occasione del bicentenario, il sodalizio ha pensato bene di omaggiare il Maestro di Busseto con un intenso e bellissimo concerto tutto fatto di celebri arie verdiane da portare in giro per il mondo. Nel frattempo però la prima tappa è stata proprio Piacenza, o meglio quell'Auditorium della Fondazione di Piacenza e Vigevano che l'altra sera ha ospitato il bel concerto VivaVerdinelMondo: a salire idealmente sul palco dell'ex plesso di Santa Margherita sono stati degli artisti d'eccezione, particolarmente conosciuti al pubblico piacentino e ancora una volta in grado di ammaliare la platea con il loro straordinario talento. Dal soprano Giovanna Beretta al baritono Simone Tansini, dal tenore Maurizio Graziani (che ha sostituito in extremis Luca Bodini, impossibilitato a esibirsi per un'improvvisa indisposizione) alla pianista Patrizia Bernelich, che ha accompagnato i cantanti ma non ha neppure esitato a esibirsi singolarmente in un florilegio di fantasie musicali tratte dal repertorio del Maestro: a loro è dunque spettato il compito di incantare i piacentini, non quelli emigrati nel mondo, ma gli abitanti di questa città che sempre di più appare legata a Verdi e alla sua musica. Per farlo i cantanti si sono affidati a un repertorio di grandi classici: romanze conosciute e di straordinario successo si sono alternate a dei gustosi inserti sinfonici che hanno visto esibirsi a solo la talentuosa pianista Bernelich. Ecco allora la "Sinfonia" dall'opera Oberto conte di San Bonifacio portare il pubblico nel vivo del recital concertistico, non prima però di averlo conquistato con un estratto di brani dal Rigoletto: le arie "Pari siamo", "La donna è mobile" e i duetti "Tutte le feste al tempio" e "E' il sol dell'anima" hanno dimostrato subito il talento straordinario di Tansini e Graziani, ma anche quello di Beretta che ha saputo dare un'ottima prova delle sue doti vocali sia nei pezzi a due con il tenore e il baritono, che singolarmente. Dalla Traviata infatti il soprano ha cantato "Di Provenza il mar, il suol", preceduta dal bravo Tansini che ha interpretato "Ah, forse è lui che l'anima"; a seguire è stato un nuovo pezzo per piano solo di Bernelich, che ha offerto agli ascoltatori un florilegio ricco di suggestioni dal titolo allusivo di Fantasia verdiana, alla quale è seguito il bel duetto fra Beretta e Tansini tratto dalla Traviata e intitolato "Madamigella Valery"; ancora dal Macbeth Graziani ha deliziosamente eseguito l'aria "Ah, la paterna mano", mentre dal Falstaff è stato Tansini a porre il musicale quesito "E' sogno? O realtà? ". Infine una degna e brillante conclusione è stata quella garantita dal magnifico brindisi della Traviata che ha visto uniti Beretta e Graziani nel comune invito all'ebbrezza di "Libiamo ne' lieti calici".

Betty Paraboschi

Torna all'elenco | Versione stampabile

spazio
spazio spazio spazio
spazio spazio spazio