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Giovedì 7 Febbraio 2013 - Libertà

«La Fondazione contestò i Fresh prima dell'indagine»

Il "Corsera" precisa la posizione dell'istituto sul titolo tossico le cui vere caratteristiche sarebbero state in parte nascoste

Il Bond Fresh - finito delle indagini della magistratura senese sull'acquisto di Antonveneta da parte di Banca Monte dei Paschi di Siena e servito a far provvista di denaro per tale scopo - è stato contestato da parte della Fondazione di Piacenza e Vigevano in quanto sarebbe stato trasformato in corso d'opera rispetto alle caratteristiche inizialmente presentate agli acquirenti. Ad entrare nel merito del caso e a fornire nuovi particolari è il Corriere della Sera ieri in edicola, al quale l'istituto di via Sant'Eufemia ha inviato una precisazione sulla sua posizione verso il titolo tossico che secondo la magistratura - come riferivano ieri i principali quotidiani - avrebbe causato le maggiori perdite patrimoniali, le cui caratteristiche sarebbero state in parte celate alle autorità di controllo dai vertici di Mps, vale a dire il fatto che il miliardo di provvista legato ai Fresh - secondo i Pm - sarebbe stato un vero e proprio debito.
Il quotidiano milanese, a pagina 34, nella sezione dedicata ai mercati finanziari, ieri ha dato conto della causa mossa dalla Fondazione Piacentina verso l'advisor Prometeia e la banca d'affari Jp Morgan con la quale era stato stipulato per 15 milioni il contratto sul Fresh emesso da Bank of New York che prevedeva una cedola ben remunerata. L'atto di citazione è stato depositato alla Corte d'Appello di Bologna nella primavera 2012, molto prima che scoppiasse il caso Mps, si fa notare.
«Tra l'altro - è la sostanza delle contestazioni in tribunale riferita sempre dal Corsera - sono mutate le condizioni di pagamento delle cedole delle obbligazioni che possono essere azzerate se Mps non produce utili distribuibili. Prometeia, è la tesi di Piacenza, non avrebbe rappresentato il rischio di un possibile pregiudizio patrimoniale per la Fondazione mentre Jp Morgan avrebbe scaricato sulla controparte tutti i rischi».
Da qui anche la richiesta della Fondazione di Piacenza e Vigevano di un risarcimento danni a Prometeia e Jp Morgan per l'investimento indiretto (un contratto swap con Jp Morgan) nelle obbligazioni Fresh di Banca Mps.
La società di consulenza Prometeia nel 2008 era advisor per gli investimenti della Fondazione, e lo fu anche per la Fondazione Cassa di Padova e Rovigo (30 milioni di Fresh) e la Cassa di Livorno (7,6 milioni) che conclusero l'acquisto dei titoli, riferisce il Corsera, ma senza muovere alcuna contestazione.
«La fondazione di Piacenza, tuttavia, non ha in portafoglio i titoli - specifica infine il quotidiano - ma un contratto derivato con Jp Morgan con sottostante il bond convertibile (minusvalenza latente di 9,9 milioni) ».

p. s.

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