Mercoledì 6 Febbraio 2013 - Libertà
Cambia il titolo di "L'eredità è dietro l'angolo" girato a Piacenza con Bucci e Muniz. Si chiamerà "La finestra di Alice" e sarà distribuito da Uci Cinemas
di MAURO MOLINAROLI
Ricordate? Un mese di riprese nella primavera scorsa e un fitto e intenso lavoro per Giorgio Leopardi: con tenacia e con convinzione l'idea di girare un film a Piacenza l'aveva conquistato e gli aveva dato entusiasmo. L'eredità è dietro l'angolo diretto da Carlo Sarti lo aveva affascinato ed era orgoglioso di avere reso Piacenza un set cinematografico ricco di colori, di avere dato il via nella finzione filmica, ad alcune suggestioni urbane del centro storico cittadino che secondo il produttore piacentino davano respiro e una linfa particolare al lavoro.
Durante le riprese ogni giorno una notizia: prima la partecipazione alla Mostra di Venezia, così si disse (ovviamente fuori concorso), poi la presenza al Festival di Roma e di San Marino (sempre fuori concorso). Intanto i tempi si allungavano e si dilatavano per il montaggio, per alcune situazioni da rivedere. Insomma, per alcuni mesi de L'eredità è dietro l'angolo non si è più saputo nulla.
In questi giorni la novità: il film ha cambiato titolo e si chiamerà La finestra di Alice, non prenderà parte a nessuna competizione cinematografica ma uscirà nelle sale italiane, distribuito dall'Uci Cinemas, il 16 maggio. Una cinquantina di copie e una distribuzione soprattutto territoriale, al Nord per intenderci. Spiega il produttore piacentino: «Usciremo verso il finale di stagione e il film avrà la visibilità che merita. Piacenza sarà la città della "prima" e alcuni protagonisti saranno ospiti alla serata inaugurale». Giorgio Leopardi crede in questo prodotto, anche se alcuni dubbi sono d'obbligo, come ad esempio la virata a 360 gradi per quanto riguarda il titolo: «E' stata una scelta del regista che mi sento di condividere pienamente - aggiunge - ha individuato in questo nuovo titolo una maggiore assonanza con la storia e con le caratteristiche del film. L'eredità è dietro l'angolo è parso fuori tempo, desueto. Ma questo non toglie nulla al film che ha un suo fascino e un suo percorso. Carlo Sarti è un regista preparato, attento e scrupoloso. Se ha fatto questa nuova scelta avrà le sue ragioni. Ha lavorato in piena autonomia e ha deciso in dirittura d'arrivo di cambiare il titolo. Peraltro, una situazione di questo tipo si è verificata in centinaia di film che erano partiti in un modo e sono poi arrivati nelle sale con un altro titolo».
Leopardi, è soddisfatto di vedere Piacenza protagonista di un nuovo lavoro cinematografico: «Durante le riprese ho sentito vicina la città e ho provato una sensazione bellissima, che avevo dimenticato. Era dal 1994, quando decisi di puntare sulla mia città per Belle al bar»; durante le riprese de La finestra di Alice ho sentito l'incoraggiamento della gente e soprattutto c'è stato un buon rapporto con le istituzioni piacentine. Comune, Provincia e Fondazione di Piacenza e Vigevano hanno capito questo film, una commedia che mixa i generi. Un lavoro corale da cui emergono gli antichi palazzi, le strade e i vicoli, ma soprattutto il substrato di una città di provincia, coi suoi aspetti positivi, i suoi vizi e anche i suoi difetti».
Sul cast che non presenta attori particolarmente noti al grande pubblico, Leopardi dice: «Bucci e Muniz sono affermati tra il pubblico più giovane così come la Fornasier, inoltre la gente nelle commedie cerca soprattutto la leggerezza e le storie narrate. E poi ci sono Debora Caprioglio ed Enrico Beruschi che proprio sconosciuti non sono. Anzi. Si tratta di fior di professionisti. Abbiamo costruito un film che ha una storia articolata coi suoi personaggi, per cui penso che un grande nome non avrebbe spostato la bilancia a favore dell'opera, tenuto conto che oggi tutti dobbiamo fare i conti con il budget e che le grandi produzioni nel nostro Paese non sono poi tante. Checco Zalone quando girò Cado dalle nubi era conosciuto soltanto dal pubblico televisivo, dai giovani che guardano Zelig e il film, a sorpresa, ebbe un successo straordinario».
Comunque questa volta ci siamo. L'uscita de La finestra di Alice è fissata per il 16 maggio. Attenzione, da non confondere con L'eredità è dietro l'angolo, perché quella è (meglio, era) un'altra storia.