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Venerdì 22 Luglio 2005 - Libertà

Gerberto, visione politica e pratica

Domani un convegno su Archivum Bobiense diretto da Nuvolone

"Vidi et gaisum sum" è il titolo dell'ultimo volume della prestigiosa rivista Archivum Bobiense, che verrà anticipato domani alle 17 con un convegno.
L'incontro, che si terrà a Bobbio nella suggestiva cornice dell'Auditorium di Santa Chiara alla presenza di diverse autorità, sarà l'occasione per presentare i contenuti del volume stesso, che comprendono la visione politica e pratica scientifica in Gerberto e altri studi dal Tardo Impero alla Liberazione.
L'appuntamento è promosso ed organizzato dalla Associazione culturale Amici di Archivum Bobiense e dal comitato scientifico della rivista.
"Il 26° volume, composto da 512 pagine e circa 120 tavole, uscirà nel corso del prossimo autunno e la stampa sarà concretizzata grazie al finanziamento di diversi Enti", informa il direttore scientifico, il professor Flavio Nuvolone.
Al convegno interverranno il professor Osvaldo Garbarino, dell'Università di Genova, con la relazione "Organizzazione plebana nell'Appennino ligure-toscano"; Flavio Nuvolone, decente all'Università di Friburgo, che parlerà de "La cultura araba a Cordoba e la formazione scientifica di Gerberto"; il professor Mario Pampanin, dell'Università di Pavia nonché presidente dell'associazione, che tratterà il tema su "Il generale Giuseppe Bellocchio comandante del Clnai e della Piazza di Milano".
Anche nell'ultimo numero, per l'appunto il volume numero 26, si spazia nella storia dall'antichità fino ai nostri giorni.
Osvaldo Garbarino presenta lo studio "Pievi, Monasteri e distretti altomedievali tra Levante Ligure e Toscana", facendo riferimento la fondazione colombaniana dell'abbazia di Bobbio quale depositaria di funzioni amministrative civili.
Costantino Sigismondi e Paolo Zanna proseguono il cammino attorno a Dunga, il maestro dello Studio Pavese, poi monaco di San Colombano di Bobbio all'epoca di Carlo Magno, con un intervento dal titolo "Dúngal, letterato e astronomo. Note di stilistica e di astronomia sulla Lettera a Carlo Magno circa le eclissi di Sole dell'810".
Pierre Racine è l'illustre autore dell'articolo "Les Ottoniens et le Monastère de Bobbio", nel quale lo studioso approfondisce, fin nei dettagli, la situazione dell'abbazia di Bobbio, ricca in possedimenti terrieri e, per questo, preda dell'espansione del Feudalesimo in seno al Regno d'Italia.
Flavio Nuvolone con "La presenza delle cifre indo-arabe nel Carmen figurato di Gerberto" presenta una risposta specifica alla critica della ricerca del collega Clyde W. Brockett.
Pietro Chiappelloni con "La Via degli Abati da Bobbio a Pontremoli. Proposta di un percorso romeo", inserisce la problematica dell'itinerario nell'ottica della fondazione di Bobbio e della sua rete viaria, la connette poi al tracciato della Francigena, ne dettaglia il percorso e i monumenti, infine, lo studioso riflette sulle iniziative escursionistiche e promozionali per uno sviluppo turistico compatibile.
Maria Luisa Bressani Ferrero è invece l'autrice di "Forni e pane", particolareggiata relazione in cui delinea un percorso dal "testo a cupola", precursore del forno, utilizzato per la cottura del pane lievitato in Valtrebbia e nelle vallate adiacenti, ai forni d'uso domestico, con cenni alla loro costruzione.
Con Italo Londei, prosegue la presentazione di persone e fatti della Resistenza, anche in occasione del suo Sessantenario, con due interessanti articoli: "Il tenente Virgilio, comandante della IVa brigata GL" e "Relazione sull'attività svolta sul fronte della Resistenza". Quest'ultima fa riferimento alla riproduzione integrale del "Rapporto d'attività del generale Giuseppe Bellocchio".

PAOLO CARINI

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