Lunedì 17 Dicembre 2012 - Libertà
Enerbia, un viaggio d'inverno tra suggestioni sacre e profane
Giovedì il gruppo presenta in Fondazione il nuovo cd "Per viam"
piacenza - "Cantate e ricordate, camminando. Io nel frattempo mi rimetto in viaggio". Si può partire da qui, da questo "congedo del viaggiatore" che Maddalena Scagnelli rivolge agli ascoltatori dell'ultimo disco degli Enerbia intitolato appunto Per viam, per parlare del "viaggio d'inverno" fatto attraverso i "luoghi non giurisdizionali" dell'Appennino e dei pellegrinaggi francigeni, della Via degli Abati e in (minima) parte delle Quattro Province.
Per viam. Viaggio d'Inverno è il nuovo cd che gli Enerbia presenteranno, con Adriano Sangineto all'arpa gotica e il gruppo vocale "Gioia", il 20 dicembre alle 17 all'auditorium Santa Margherita per la festa degli auguri della Fondazione di Piacenza e Vigevano: ma è soprattutto un incantamento, quello che Scagnelli e i suoi fidi compagni (Franco Guglielmetti alla fisarmonica, Massimo Visalli alla chitarra, Gabriele Dametti al piffero e Claudio Schiavi al contrabbasso, oltre al già citato Sangineto e a tanti altri musicisti che hanno collaborato all'incisione del cd) intendono trasmettere all'ascoltatore attraverso una silloge di brani per lo più tratti da quello scrigno di medievali suggestioni musicali che è l'Antifonario di Bobbio, ma anche dalla tradizione popolare degli Appennini. Si è detto "incantamento" e non a caso sulla copertina spicca la figura di Orfeo con la cetra intento ad ammansire le fiere così come è ritratto in quella magnifica pisside di avorio del IV secolo dopo Cristo conservata nel Museo dell'Abbazia di San Colombano: la musica assume dunque un connotato quasi sacrale e si carica di poteri quasi taumaturgici capaci di sopravvivere alla polvere dei secoli.
I sette brani raccolti nel cd (il cui progetto grafico è curato dal bravo designer Marco Ferreri) lo dimostrano: del consueto repertorio delle Quattro Province troviamo poco in questa incantevole "fatica" degli Enerbia, se si esclude il valzer Ti ricordi quelle sere, già ascoltato in un video di Roberto Dassoni intitolato La strada del Po, e la dolcissima Ninna Nanna di matrice lombarda che sancisce la fine di questo "viaggio invernale" condotto attraverso gli Appennini e i secoli, "fra la palpebra e il monte" come avrebbe detto quel Giorgio Caproni vagheggiato in più di un'occasione dagli Enerbia. A farla da padrone sono semmai le suggestioni sacre, mariane e natalizie, di una silloge tratta appunto dall'Antifonario di Bobbio, dal quale Scagnelli ha attinto abbondantemente con devozione e passione per un progetto ben più ampio che troverà sbocco nel 2013: nel frattempo però gli ascoltatori possono gustare la grazia dolcissima di Vernans Rosa, Beata es Maria e Hodie fit regressus, alternandola a due brani di repertorio sacro e popolare come Puer natus e Gesù Bambin l'è nato (idealmente collegato alla figura dell'indimenticato maestro del Coro Farnesiano Roberto Goitre).
E' questo dunque il personalissimo Viaggio d'Inverno proposto dagli Enerbia fra suggestioni sacre e profane, Appennini e monasteri dove franchi poeti e viaggiatori cerimoniosi si congedano in canti, cammini e ricordi.
Betty Paraboschi