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Sabato 15 Dicembre 2012 - Libertà

Fondazione, sei nomi per il consiglio
Il "Nicolini" indica il maestro Garilli

Sulla bilancia del toto-presidente determinanti Comune e Provincia

Sei nuovi nomi per il consiglio generale della Fondazione di Piacenza e Vigevano: sono quelli del maestro Fabrizio Garilli e dell'imprenditore Carlo Tagliaferri, designati rispettivamente dal Conservatorio Nicolini e dal Politecnico di Milano. La componente di Vigevano, che ha quattro consiglieri, ha deciso per lo più di confermare le scelte fatte: la Diocesi ha rinnovato il mandato al notaio Domenico Battaglia (si attende conferma ufficiale), il Comune ha nominato Renzo De Candia (già espresso dal volontariato vigevanese) e confermato Pietro Giorgis, mentre le associazioni di volontariato hanno designato Angelo Grungo, già consigliere nel primo mandato del presidente Giacomo Marazzi.
Sulla bilancia del toto-presidente fra Sergio Giglio e Francesco Scaravaggi diventa ora determinante il peso delle designazioni di Comune (2) e Provincia (2).
Di Tagliaferri, che subentra a Giovanni Leonida, si era già detto (vd. Libertà del 4 dicembre u. s.), mancava l'ufficialità. L'industriale è presidente di Selta, importante gruppo italiano di telecomunicazioni e automazione con sede a Roveleto che opera sul mercato della "cyber security".
Ieri si è anche riunito il consiglio di amministrazione del Conservatorio Nicolini che ha espresso il nome di Garilli, il maestro non ha bisogno di presentazioni, per vent'anni è stato direttore del Conservatorio e da cinque anni è in pensione. Daniele Cassamagnaghi, presidente del Nicolini, ringrazia anzitutto il predecessore in Fondazione, avvocato Franco Marenghi, per «le qualità umane e l'operatività espressa», si è tuttavia deciso di tornare ad esprimere una personalità dell'istituzione, come è già stato in passato nel caso del musicologo Francesco Bussi, da qui la scelta di Garilli. «In questi anni abbiamo avuto un ottimo rapporto con la Fondazione e con il presidente Marazzi - ha dichiarato Cassamagnaghi - trovando in lui una figura integerrima e capace».

pat. sof.

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