Martedì 4 Dicembre 2012 - Libertà
Fondazione, sei consiglieri per il "parlamentino"
La Camera di Commercio sceglie Giglio, Tampellini e Scrocchi. Parenti: sociale ed economia non sono uno contro l'altra. Fibrillazione tra i sindaci che votano due volte: entrano Bassanetti, Zurla e Alberici
Si va disegnando il profilo della "nuova" Fondazione di Piacenza e Vigevano dopo l'era di Giacomo Marazzi. La procedura è lunga, si concluderà a marzo con la nomina del nuovo presidente. Intanto si compongono le tessere del consiglio generale che pure si sottopone al rinnovo ed è composto da 22 membri più 3 scelti fra personalità di chiara fama. Arrivano le prime nomine-chiave per un ente che eroga tra i 6 e i 7 milioni all'anno al tessuto sociale piacentino e gestisce un patrimonio di 400 milioni. Ieri si sono espressi i Comuni della provincia, escluso il capoluogo e la Camera di Commercio.
La triade camerale
L'ente camerale ha scelto Sergio Giglio, ex presidente di Confindustria tra il 2004 e il 2011 e candidato in pectore per la presidenza; Alessandra Tampellini, vice-presidente dell'Unione Commercianti e presidente del Terziario Donna di Confcommercio; il terzo designato è Pier Luigi Scrocchi, già presidente del Consorzio Agrario di Piacenza. La giunta ieri ha ratificato queste tre candidature sottoscritte da Confindustria, Coldiretti, Unione Commercianti, Upa, Libera Associazione Artigiani. E' rimasta al palo la candidatura di Giovanna Parmigiani, sostenuta dall'Unione Agricoltori, si è scelta una alternanza, informa il presidente camerale Giuseppe Parenti, l'Unione aveva espresso nei precedenti due mandati in Fondazione un proprio esponente: Guido Palladini.
C'è chi fa notare che arrivano segnali di una svolta "economicista", con molti imprenditori in campo (inclusi quelli espressi dai Comuni) e con una proposta di modifica dello Statuto della Fondazione. Il presidente Parenti conferma l'opportunità di «inserire un capitolo di sviluppo economico, senza nulla togliere al mondo sociale, in quanto lo sviluppo può essere uno strumento per limitare in futuro la necessità di sostegni sociali».
Parenti non pensa affatto - sgombrando il campo da possibili fraintendimenti - che la Fondazione possa avventurarsi su operazioni rischiose «mentre si possono sostenere direttamente la ricerca e l'innovazione a più stretto contatto con le imprese, oggi lo si fa solo attraverso l'università». E ripete: «Non ci deve essere contrapposizione fra sociale e sviluppo economico. Finora si è fatto bene insieme alla Fondazione, se saremo coinvolti di più è solo per dare un indirizzo più pragmatico».
Maretta fra i sindaci
Ieri mattina nella sede della Fondazione di via Sant'Eufemia si sono ritrovati 43 dei 47 sindaci della provincia (mancavano i primi cittadini di Podenzano, Calendasco e Carpaneto) mentre l'esponente di Monticelli, arrivato dopo l'appello, non ha partecipato al voto. Sono state necessarie però due votazioni e un ballottaggo essendoci un "parimerito" fra tre candidature e la proposta di quattro nomi. A Valter Alberici, amministratore di Allied International e vicepresidente di Confindustria, nonché figlio del sindaco di Nibbiano, sono arrivati tredici voti. Alla fine della seconda votazione sono risultati designati alla pari Renato Zurla (già presidente della Croce Rossa e presidente della Provincia) e l'industriale delle escavazioni Claudio Bassanetti. E' rimasta fuori Gilda Bojardi (architetto di Fiorenzuola). Questa votazione, dicono i bene informati, è l'esito di serrate trattative e di scelte politicamente trasversali, anche mutate all'ultimo minuto. E va ricordato che un mese fa fu lanciato un appello in nome del volontariato dai sindaci Massimo Castelli (Cerignale), Carlo Capelli (Castelsangiovanni) e Antonio Mazzocchi (Farini).
Alla stretta finale ha prevalso, nei voti, la componente del mondo economico e una certa omogenità territoriale se Zurla può essere associato alla Valtebbia, Alberici alla Valtidone, Bassanetti alla Bassa, mentre Bojardi, direttrice della prestigiosa rivista Interni, correva per la Valdarda.
Patrizia Soffientini
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