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Giovedì 6 Maggio 2004 - Libertà

Vite autobiografiche di ragazzi integrati

Quasi 300 alunni coinvolti

VIGEVANO - La consapevolezza di sè è una foto scattata da piccoli, è saper ricostruire attraverso la narrazione un evento immortalato dalla pellicola, ma è anche una musica che accompagna, come fosse una colonna sonora, gli avvenimenti del passato e del presente. Insomma, la costruzione dell’identità si realizza attraverso un processo autobiografico.

Metodo utilizzato quest’anno nel progetto "Volti e voci dei sogni", il percorso didattico di integrazione attuato nelle scuole elementari, medie e superiori dalla Cooperativa Ghan e dal Coordinamento volontariato grazie ad un finanziamento della Fondazione di Piacenza e Vigevano.


Un lavoro impegnativo, che nei mesi scorsi ha coinvolto 270 studenti e 27 insegnanti delle scuole elementari Regina Margherita, Anna Botto, De Amicis e Ramella, delle medie Bramante e Robecchi e delle superiori Da Vinci e San Giuseppe, sostenuti da 5 tecnici della cooperativa Ghan.

È "Volti e voci dei sogni", il progetto di integrazione delle diversità che da tre anni viene proposto nelle scuole di Vigevano. "Il percorso - sottolinea lo psicopedagogista Paolo Colli, presidente della cooperativa - quest’anno si è proposto di dare senso e sistematicità alle esperienze di vita dell’alunno, attraverso un metodo, quello autobiografico, che lo spinga a riflettere su di sè, sulla sua vita, sul mondo dei propri affetti per arrivare a ragionare sulle sue risorse. Il pensiero autobiografico, autoriflessivo e narrativo, ha effetti positivi nel processo di costruzione dell’identità, nell’esperienza di sè in relazione agli altri, al proprio mondo e alle proprie emozioni".

Ad ogni alunno - italiano e non italiano, normodotato e diversamente abile - è stato chiesto di ricostruire la propria vita attraverso una serie di fotografie (personali, dei genitori e dei nonni e bisnonni) e di affiancare le immagini ad un racconto e a musiche che hanno contrassegnato la vita di ciascun protagonista. Il tutto è stato inserito nel "laboratorio dei ricordi", una sorta di registro dei sentimenti di ciascun alunno. Lo stesso lavoro è stato fatto a livello di classe. Attraverso la mediazione degli insegnanti gli studenti ha scelto immagini e musiche che sono andate a comporre l’autobiografia di classe, un documento che racconta il carattere del gruppo scuola. I lavori multimediali individuali e collettivi saranno presentati nel corso della serata conclusiva del percorso, in programma il 13 maggio, con inizio alle ore 21, all’auditorium Mussini di viale Libertà 32 a Vigevano.

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