Mercoledì 23 Gennaio 2013 - Libertà
Acqua cheta nasconde sorprese
Successo per i Quatar & Quattr'ott di San Giorgio al President. La compagnia diretta da Groppi ha messo in scena la commedia "‘L pariva tant un brev ragass"
san giorgio - "Quatar & Quatr'ott", ma sono molti di più quelli della compagnia di San Giorgio Piacentino che hanno ripreso il testo brillante di Giorgio Tosi ‘L pariva tant un brèv ragass, proposto alla rassegna di teatro fialettale in corso al Teatro President. Organizzata dalla Famiglia Piacentina con il concorso di Fondazione di Piacenza e Vigevano, la rassegna è dedicata a Maurizio Mosconi, attivo attore e capocomico della Compagnia "Du Mascar" che ebbe occasione di mettere in scena lavori dello stesso autore. A portare la commedia al successo fu per prima la Società Filodrammatica Piacentina, garantendone la buona tenuta tra il serio e il faceto. Si contrappongono, nella vicenda messa in scena da Mauro Groppi, due famiglie, storia che ha un nobile precedente nel dramma di Romeo e Giulietta, per dire la contrapposizione di Capuleti e Montecchi veronesi, famiglie avverse con fin troppi morti ammazzati. Qui le cose vanno diversamente e al bello. Il giovane Enrico, rientrato da Londra dov'era stato mandato agli studi, deve affrontare il burbero padre e confessare d'essersi dedicato più all'amore che non allo studio, prolificando con Mariagrazia, figlia dell'ex socio e concorrente Mario Gervasi, produttore, a sua volta, di intimo maschile. Mentre la fabbrica del signor Gino, padre di Enrico, attraversa momenti di difficoltà, quella del concorrente Gervasi dà frutto, la qual cosa accentua le rivalità. Il conflitto tra il padre Gino e il figlio Enrico è placato dalla madre Pinuccia, petulante all'eccesso, e le rivelazioni al contagocce provocano il montar di collera, se non fosse per l'intervento di nonno Oreste, uomo di larghe vedute. L'autore Tosi ha arricchito il quadro con tanti personaggi di contorno, a cominciare dalla vispa servetta Lidia, insofferente al comando; nonna Eva, madre della padrona di casa Pinuccia, speranzosa di vedere il nipote Enrico sacerdote, ma pronta a sua volta, dopo aver sepolto ben due mariti, a cedere al corteggiamento di nonno Oreste, il parroco don Giovanni con il chierico Nino intervenuto per mediare tra le due famiglie, insofferente alla presenza del sindacalista Aldo. Nemmeno da pensare che le cose non possano volgere al lieto fine, dopo il rischio di svenimenti e infarto. Di due fabbrichette se ne farà una solida e le famiglie torneranno alla pace con anche il matrimonio dei nonni Eva e Oreste. In ordine di apparizione, applauditi anche a scena aperta, Viviana Rossi, "Pinuccia", madre apprensiva; Giorgia Ferretti, la cameriera "Lidia"; Roberto Cammi "Gino" burbero padron di casa e padre, Andrea Ferrari, "Enrico" giovane amante; Osiride Maiavacca, autorevole nonno "Oreste"; Elisabetta Bertonazzi "Mariagrazia" prolifica Giulietta, Maura Pagliughi sussiegosa nonna "Eva"; Antonio Arena "Don Giovanni"; Nicolas Balestrieri "Nino"; Amerigo Arena "Aldo" sindacalista e non ultimi Giorgio Groppi "Mario Gervasi" e Simona Mossini "Dorina" genitori comprensivi e pronti alla pace. Da citare anche il prezioso e puntuale suggerimento di Laura Marengoni, e la collaborazione di Gagliardi & Soressi per i costumi, e Marchi & Cieri per la scena.
Gian Carlo Andreoli