Giovedì 24 Gennaio 2013 - Libertà
Le opere da Piacenza a Ravenna
Passando per le città di Salsomaggiore, Parma e Bologna
Inizia a Piacenza, la città dove Giulio Ulisse Arata era nato il 28 agosto del 1881 e dove morì il 15 settembre del 1962, il viaggio attraverso le opere realizzate dall'illustre architetto piacentino in Emilia-Romagna, in un itinerario che, nella mostra allestita alla Galleria Ricci Oddi, conduce anche a Parma, Bologna e Ravenna. L'iniziativa, promossa dall'Ordine degli architetti di Piacenza, che ha inteso così festeggiare i 30 anni della sua fondazione e rendere omaggio a uno dei protagonisti del dibattito nazionale sull'architettura nella prima metà del Novecento, è organizzata in collaborazione con la "Ricci Oddi" e gli ordini degli architetti di Parma, Bologna e Ravenna, con il patrocinio del Ministero per i beni culturali, della Regione Emilia-Romagna, dell'Ibc, dei Comuni di Piacenza, Castelsangiovanni, Carpaneto, Castellarquato e Vernasca, della Provincia di Piacenza e altri enti.
Ad accompagnarla, un volume edito nella collana Quaderni dell'Urban Center. Le tappe a Piacenza e provincia si soffermano su: l'eremo di Sant'Antonino (abitazione dell'architetto); i progetti per il nuovo cimitero di Piacenza (non realizzati); la basilica di Sant'Antonino (restauri del 1918-'30, illustrati da meticolosi rilievi quotati su quaderni a quadretti); la Galleria Ricci Oddi; le case Baroni di via San Marco (restauro del 1928-'29); casa Breviglieri; la basilica di San Francesco (restauro del 1940 circa) in città; il monumento-ossario ai caduti di guerra di Castelsangiovanni; le ex sedi della Banca Popolare Piacentina a Castellarquato e a Carpaneto; la chiesa di Vigolo Marchese (restauro del 1941-'42).
A Parma l'attenzione si sposta sul battistero di Serravalle di Varano de' Melegari e sulla chiesa parrocchiale di Salsomaggiore; a Bologna su: Palazzo Ghisilardi-Fava; la ristrutturazione del quartiere medievale; il complesso Littoriale e la Torre di Maratona; l'aula magna dell'università (che sopravvive solo parzialmente); il sacrario dei martiri fascisti; la fontana-monumento per il piazzale della stazione di Bologna (ne resta il basamento); a Ravenna su: il mausoleo-sacrario del Cardello; il Palazzo della Provincia; la Zona dantesca ("progetto purtroppo non realizzato nell'originaria concezione di Arata"); la sistemazione di casa Oriani; la Casa del Balilla (demolita in seguito a un bombardamento); i giardini pubblici e Villa Cagnoni.
Giulio Ulisse Arata 1881-1962. Architetture in Emilia-Romagna Galleria d'arte moderna Ricci Oddi, via San Siro, 13, fino al 3 febbraio, ingresso gratuito. Orario: da martedì a giovedì dalle 9.30 alle 12.30; da venerdì a domenica dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 15 alle 18; lunedì chiuso.