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Giovedì 24 Gennaio 2013 - Libertà

Il biologo piacentino che ogni giorno dice ad Obama: non tagli la ricerca

Da Washington, dove è diventato direttore della American society for cell biology (Ascb): a dicembre ho scritto quotidianamente una lettera al presidente firmata da 30 diversi Nobel

di SIMONA SEGALINI
Un fitto scambio di mail intercorso tra Piacenza e Washington, proprio mentre nella capitale federale dove vive da anni, Obama prestava il suo secondo giuramento da presidente degli Stati Uniti. Così è nata questa intervista con il dottor Stefano Bertuzzi, biologo e ricercatore di laboratorio prestato (con successo) alla promozione, allo sviluppo della ricerca sulle cellule, e anche alla promozione di politiche per i fondi necessari al suo avanzamento.
Dottor Bertuzzi, ci racconti la sua nuova avventura professionale.
«Dal primo novembre sono direttore, cioè amministratore delegato, di una società not for profit, che si chiama American Society for Cell Biology (Ascb). E' una società che ha una lunga tradizione, fondata 52 anni fa e annovera ben 29 premi Nobel e 36 premi Lasker, un riconoscimento molto prestigioso, spesso chiamato il Nobel americano, in aggiunta ad un numero grandissimo di membri della prestigiossima Accademia delle Scienze. Insomma, Ascb ha una robusta base scientifica che influenza notevolmente il panorama della ricerca americana ed internazionale. Nonostante il nome faccia riferimento agli Stati Uniti, la società ha una forte dimensione internazionale. E' un'organizzazione non profit, che raccoglie i ricercatori che studiano la cellula, l'unità fondamentale della vita. Ascb si dedica all'avanzamento della ricerca scientifica, alla promozione di politiche della ricerca che siano efficaci e giuste, che migliorino l'educazione scientifica, la crescita professionale dei ricercatori. Dopo tre settimane del nuovo incarico ho avuto il mio primo board meeting, il consiglio di amministrazione, composto da 17 membri di altissimo livello, due premi Nobel, due premi Lasker e tanti altri che hanno scritto la storia della biologia moderna. Insomma, mi sono trovato a raccontare dove ho intenzione di portare Ascb a quelle persone che hanno scritto i libri di testo su cui mi sono formato e che mai e poi mai avrei immaginato di poter incontrare. Figuriamoci illustrare loro un piano strategico per i prossimi cinque anni per Ascb e per la scienza di base negli Usa! Subito dopo il consiglio di amministrazione abbiamo avuto il meeting annuale di Ascb, un'esperienza elettrizzante, 8mila ricercatori da tutto il mondo riuniti al Moscone Convention Center, dedicato al leggendario sindaco progressista di San Francisco, George Moscone, assassinato nel 1978.
C'è un particolare di questo evento che porterà nei suoi ricordi?
«Tra i moltissimi speakers, una lectio magistralis tenuta dal ministro dell'Energia Steve Chu, premio Nobel per la Fisica che mi ha lasciato incantato per l'agilità con cui si muove tra il campo della Fisica dell'ottica e della risoluzione a livello molecolare e la Biologia applicata, affascinante. Se poi pensiamo che riesce a fare tutto questo mentre fa il ministro di uno dei dicasteri più importanti degli Usa, non resta che inchinarsi davanti a tanto talento. Steve Chu dedica le prime 75 ore (!) della sua settimana lavorativa alle attività di ministro e poi il resto alle sue ricerche, seguendo il suo attivissimo laboratorio. Il messaggio che Steve ci ha lasciato è bellissimo. In sostanza dopo aver incantato 8mila persone con le sue ricerche fenomenali, ci ha detto che ha deciso di fare il ministro, cosa che mai avrebbe pensato di fare, perchè ci sono problemi molto grandi e molto urgenti da risolvere, come il cambiamento climatico e la sostenibilità energetica del pianeta che non possono attendere. Steve ritiene che la ricerca e l'innovazione siano l'unica via possibile per risolvere questi problemi giganteschi per cui ha deciso di impegnarsi direttamente. Non è bellissimo? Non è un messaggio fantastico per i giovani che oggi studiano? Sapere che quello che imparano, un giorno potranno loro stessi metterlo al servizio della collettività, impegnandosi direttamente nel servizio pubblico. La seconda lectio magistralis è stata presentata da Arthur Levinson, il presidente di Apple Computers e dell'industria biotecnologica Genentech, che è la più grande industria farmaceutica nel settore oncologico. La sua presentazione ci ha dimostrato come la ricerca di base in biologia molecolare e genetica sia stata alla base delle innovazioni più rivoluzionarie in oncologia, nonostante la lunga strada che ancora rimane da fare. Dopo aver avuto l'opportunità di confrontarmi e di dialogare con persone di questo calibro, e con questa carica di energia e di motivazione, di certo non ho potuto lamentarmi delle 32 conferenze su 32 argomenti diversi che ho fatto in cinque giorni a San Francisco! ».
Dottor Bertuzzi, provi a dire cosa si aspetta da questo nuovo anno, guardando ai suoi settori di attività, la ricerca in particolare.
«Sarà un anno difficile. Siamo ancora sospesi nel vuoto con la possibilità di tagli del Governo federale pari all'8.2 per cento alla ricerca. Un'idiozia assoluta. Insieme alla mia organizzazione ci stiamo battendo in ogni modo per fare in modo che questo non avvenga. Appena mi sono insediato, una delle prime cose che ho fatto è stata inviare ogni giorno dal primo dicembre fino al 31 dicembre una lettera al giorno ai leader del Parlamento ed al Presidente Obama firmata ogni giorno da un premio Nobel diverso spiegando una ragione diversa perchè non si possono fare tagli del genere alla ricerca. Chissà se riusciremo. Ho lavorato mentre ero in vacanza sugli sci con la famiglia, la cena di Capodanno l'ho trascorsa praticamente sull'iPhone in contatto con l'ufficio a Washington ed il Parlamento. Comunque, nonostante questi grandissimi problemi, le prospettive per la ricerca sono ottime. Il passo a cui sforniamo nuove scoperte è fenomenale: stiamo imparando a vedere i movimenti all'interno della cellula ad una risoluzione senza precendenti, che ci permette di riscrivere i libri di testo. Che bello vivere la storia della scienza così da vicino! Inoltre i successi sulle cellule staminali ci prospettano orizzonti inimmaginabili, riprogrammando le cellule della pelle in neuroni che un giorno potranno forse aiutarci a sconfiggere patologie devastanti come l'Alzheimer ed il Parkinson. Per comunicare tutte queste cose sensazionali, stiamo modernizzando il website di Ascb per poter trasmettere in tempo reale le notizie della ricerca. Da febbraio inizierò anche un mio blog sul sito di Ascb, che si chiamerà Activation Energy, non vedo l'ora. In questo spazio parlerò delle ultime scoperte, delle politiche della ricerca, sul ruolo dell'innovazione nell'economia dei Paesi, dei problemi etici che la scienza deve affrontare, insomma mi piacerebbe creare un buono spazio di dibattito aperto. Devo confessare che voglio trarre il massimo vantaggio derivante dal non essere più un dirigente del Governo, quando ogni mio intervento scritto ed orale doveva essere cleared (approvato) dall'ufficio stampa del ministero. Ora ho più libertà di parola, per cui sarà divertente! ».
In occasione della cerimonia di consegna del premio, lo scorso settembre, abbiamo conosciuto la sua bella famiglia. Come stanno? Dove avete collocato l'Angil dal Dom dei piacentini?
«I bimbi crescono così in fretta! Elena ed io cerchiamo di goderceli il più possibile e di passare tutto il nostro tempo libero con loro, ci divertiamo tanto, sono spassosi. Celeste ora è molto presa dalla musica, va al Conservatorio alla tenera età di tre anni, dove ha una maestra straordinaria che in modo divertente riesce ad appassionare i bambini alla musica facendoli giocare. Bellissimo, proprio oggi, io sono rimasto durante tutta la lezione, troppo divertente. Davide, 8 anni, è come al solito tutto orientato allo sport. Ora è la stagione del football americano, per cui in casa siamo costantemente aggiornati su ogni minimo dettaglio di tutti i giocatori coinvolti nei playoffs. Fingo di mostrarmi interessato. Davide è riuscito ad appassionarmi in modo sfrenato al baseball, ma non a ancora sfondato il mio cuore con il football.
L'Angil dal dom ha trovato casa in un piccolo studio collegato alla camera da letto mia e di Elena. L'abbiamo messo nella zona più intima e privata della casa in cima ad una libreria. E' in alto, proprio come sul campanile della nostra Cattedrale a Piacenza, ma ora veglia anche sulla nostra casetta a Washington. Alla sera, una volta che i bimbi sono a letto, io mi metto in quella stanzetta per finire le cose di lavoro e poi a notte fonda si chiude la giornata, proprio sotto lo sguardo dell'Angil e sotto la croce che lui porta da circa mille anni. Saluto l'Angil e gli raccomando le persone care che sono sotto di lui dall'altra parte dell'oceano, mia mamma, le mie zie, tutta la mia famiglia ed i miei amici. E' un bel legame. Così come lo siamo Elena ed io, anche Davide e Celeste sono molto orgogliosi dell'Angil e lo mostrano ai loro amici quando vengono a trovarli. Insomma l'Angil e' ora parte della famiglia, ci guarda dall'alto della libreria».
Tornerà a breve a Piacenza?
«Dovrei essere a Piacenza in marzo. Torno per un advisory board meeting della Fondazione Telethon, che si terrà a Milano, ma mi prenderò un paio di giorni durante il weekend successivo per vedere la mia famiglia».

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